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D'Alema ad Ancona, Democratici e Progressisti tra conta ed elezioni in vista

L'ex premier nel capoluogo dorico per presentare Articolo 1. Tra i relatori e in platea molto volti noti della politica locale

Massimo D'Alema arriva ad Ancona e, al di là delle intenzioni programmatiche di un nuovo partito, Articolo 1 Movimento Democratici e Progressisti, che nasce dopo il distacco dal Partito Democratico, l'interesse cala sui visi noti tra tavolo dei relatori e platea. Esercizio che, fatta la tara degli ascoltatori e degli indecisi, può dare il peso di una formazione pronta non solo alle future elezioni politiche ma anche alle amministrative locali. Non quelle alle porte (Jesi e Fabriano) ma è bene ricordare gli appuntamenti 2018 quando si voterà ad Ancona, a Falconara, a Chiaravalle. Circa 140 abitanti in territori contigui. Mica poco. E senza andare troppo in là con le previsioni, al 2019 di Senigallia e Osimo, si può immaginare Mdp ben presente con il proprio simbolo. Con chi? Vediamoli. Nell'ex sala consiliare di Palazzo del Popolo, l'ex presidente del consiglio siede tra la parlamentare Lara Ricciatti (attuale vicecapogruppo alla Camera) e Gianfranco Leonelli, coordinatore del movimento per Ancona. Dietro di loro, sul tavolo dei relatori si vedono Paolo Perazzoli, ex consigliere regionale e candidato sindaco lo scorso anno a San Benedetto, l'ex sindaco di Chiaravalle Daniela Montali, l'ex assessore falconarese Giancarlo Scortichini. In platea spiccano gli ex parlamentari Claudio Maderloni, Eugenio Duca, Paolo Guerrini. L'ex sindaco di Ancona Fiorello Gramillano e Ninel Donnini, già Idv e contendente del governatore Ceriscioli alle Primarie marchigiane 2015. Mariano Guzzini, in passato presidente della Provincia di Ancona e poi del Parco del Conero, e Cleto Giuliani, fino allo scorso dicembre segretario Spi Cgil Ancona. Al movimento hanno già aderito Damiano Costantini, sindaco di Chiaravalle, Massimo Pacetti, ex parlamentare e segretario Pds, già vice sindaco di Ancona, e la presidente dell'Anpi Tamara Ferretti.

«Siamo un movimento - ha detto D'Alema - che sta muovendo i primi passi ma che nasce con radici ben piantate nella realtà del nostro paese. È il tentativo di dare una risposta di sinistra ai problemi reali del nostro paese, nel caso delle Marche le aree colpite dal terremoto e dalla crisi economica con un programma di lotta ma anche un'agenda di governo per fare le scelte necessarie per il nostro Paese. Il Pd? Se penso alla proposta di tavolo sulle fake news mi viene in mente che l'ex premier (Renzi, ndr) potrebbe essere invitato come esperto: la realtà del Paese non è la stessa che ci è stata raccontata. Non è un caso che Grillo prenda consensi e che si rinforzi la Destra». La ricetta di Mdp passa per un ritorno a sinistra. Primo, riallacciare il dialogo con i sindacati e le parti sociali e «ridare la credibilità perduta alla politica - ha aperto la Ricciatti - colmando lo scollamento tra persone e Istituzioni che qui nelle Marche è aumentato ulteriormente aumentato con i ritardi e la burocrazia dietro la ricostruzione post sisma». Applausi, risate alle battute sul Governo. In attesa di valutare, alle urne, il peso del Mdp locale. E in attesa di ricevere anche le visite di Errico Rossi e Pierluigi Bersani.

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