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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Comune, il patto è a quattro: Gramillano conquista la Freddini e caccia Favia

Gramillano stralcia i dipietristi dall'accordo di giovedì e seppellisce ogni ipotesi di "modello Marche", ma guadagna Moroder, Ugolini e Freddini Sasso. L'Udc, però, prende tempo

Avanti si vada, ma senza Idv. Gramillano cestina definitivamente l’accordo firmato giovedì con Pd-Udc-Idv (con tanto di giallo sulla firma dei dipietristi) seppellendo così ogni ipotesi di “modello Marche”, ma portando in dote ad un perplesso Stefano Dellabella, segretario centrista anconetano, 21 firme, tra cui quella di Serenella Moroder, Filippo Ugolini e in corner Liana Freddini Sasso, che ieri si è detta disponibile.
La coalizione sarebbe dunque Pd-Udc-Psi-Api, senza quell’Idv che è stato l’ossessione di Fiorello in questi lunghi, lunghissimi mesi di crisi infinita.

L’operazione ha i suoi rischi: la Freddini e Ugolini ci stanno ma solo se l’Udc è della partita (e se Eugenio Duca resta fuori), mentre per il primo cittadino – come si è detto – è essenziale proseguire senza il partito di Favia ed Eusebi . Se per qualsiasi motivo i centristi non dovessero sentirsi sicuri il tandem Freddini-Ugolini si sfilerebbe, facendo precipitare per l’ennesima volta la maggioranza sotto la soglia-limite e trasformandola in minoranza (19 consiglieri). A quel punto potrebbe rientrare Duca, ma si sarebbe di nuovo a quota 20… un quadro esasperante che i cittadini hanno imparato a conoscere fin troppo bene.
Dellabella ha deciso di dormirci su, e fornirà oggi la risposta definitiva per il suo partito.
 

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