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Covid-19, servizi educativi a gestione privata: la Regione stanzia 3,2 milioni di euro

Accanto a questa misura l'assessorato all'Istruzione ha anche predisposto un ulteriore contributo di 2,5 milioni di euro per il sostegno economico alle persone inserite in tirocini extracurriculari sospesi sempre a causa del Covid-19

ANCONA - Servizi educativi a gestione privata, la Regione Marche stanzia 3,2 milioni di euro per le attivita' danneggiate dall'emergenza Coronavirus. Nell'ambito della manovra da oltre 210 milioni di euro per sostenere famiglie ed imprese palazzo Raffaello ha previsto contributi anche per queste attivita' per sette tipologie di intervento: costi fissi (affitto, utenze, investimenti infrastrutturali), spese per materiale informatico per didattica a distanza, spese per dispositivi di protezione, spese per inclusione alunni con disabilita', costi di manutenzione e sicurezza, spese per dispositivi di protezione, spese per sanificazione ambienti. Accanto a questa misura l'assessorato all'Istruzione ha anche predisposto un ulteriore contributo di 2,5 milioni di euro per il sostegno economico alle persone inserite in tirocini extracurriculari sospesi sempre a causa del Covid-19 (prevista l'erogazione di 800 euro per ciascuno dei 3.200 tirocinanti). «L'attuale emergenza Covid-19 sta sottoponendo il sistema educativo ad una dura prova- spiega l'assessore regionale all'Istruzione, Loretta Bravi-. Tra gli ambiti che mostrano maggior sofferenza c'e' quello dei servizi educativi privati e delle scuole paritarie e parificate che, nell'impossibilita' di garantire la propria prestazione alle famiglie, ha riscontrato difficolta' nella riscossione delle rette mensili a partire dal mese di marzo. Per questo la Regione Marche ha previsto interventi di sostegno mirati e la creazione del Fondo servizi educativi per compensare i mancati introiti».

Altri 800mila euro invece sono stati stanziati come contributi per la funzione socioeducativa degli enti ecclesiastici tramite le attivita' di oratorio. I beneficiari del contributo sono le Diocesi. «L'intenzione e' quella di adottare una misura economica efficace e tempestiva in favore di imprese e associazioni che svolgono un servizio privato di interesse pubblico- conclude Bravi-. Allo stesso tempo la Regione vuole assicurare una forma indiretta di welfare familiare a sostegno della genitorialita' che consenta di conciliare i tempi di vita e di lavoro in vista di una graduale ripresa dei servizi». L'importo totale della misura relativa ai servizi educativi a gestione privata e' ripartito tra i diversi target coinvolti con particolare attenzione all'emergenza 0-3 anni e 3-6 anni. 

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