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Conte con i sindaci del terremoto, Ceriscioli chiede strumenti straordinari: Lega attacca

Terminato il sopralluogo al borgo terremotato ha incontrato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli e l'intero Comitato istituzionale sisma

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato ieri a Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Giunto in prossimità della zona commerciale delocalizzata si è soffermato a parlare con alcuni cittadini e ha preso un caffè in uno dei bar. Il premier ha fatto visita al paese dell'Appennino marchigiano, ridotto da tre anni a un cumulo di macerie e ancora delimitato da una vasta zona rossa. Terminato il sopralluogo al borgo terremotato ha incontrato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli e l'intero Comitato istituzionale sisma, composto tra gli altri dai sindaci del territorio e dai presidenti delle Province interessate dal terremoto. Le prime parole di Conte:

«Non sono venuto nè a vendere fumo nè a prospettare mirabilie. Sono venuto qui perchè ho detto che la ricostruzione di questi territori martoriati è una priorità del governo. Questo è un grande impegno che ho preso con queste comunità locali a nome di tutto il governo. Ci deve essere un modello normativo per la ricostruzione da utilizzare una volta per tutte anche in futuro»

L'APPROFONDIMENTO - Terremoto: dopo 3 anni, 3 governi e 3 commissari le Marche ancora dimenticate

Ceriscioli: «Servono strumenti straordinari»

LUCA CERISCIOLI - Il Presidente Ceriscioli ha incontrato Conte a Castelsantangelo sul Nera e ribadisce le richieste delle Marche. «Per me, indipendentemente dal colore del governo le priorità sono le esigenze che hanno i nostri cittadini e i nostri territori. Ripartiamo con piena volontà di dialogo ed i primi segnali da parte del premier Conte, nella nuova esperienza di governo, sono stati di attenzione e molto positivi” Così il presidente della regione marche Luca Ceriscioli, intervenendo a Castelsantangelo sul nera all’incontro con il premier Conte ed i sindaci del cratere.
“L’aver inserito nel programma di governo il sisma come priorità - ha continuato Ceriscioli - averlo dichiarato nei discorsi di Camera e Senato nel momento della richiesta di fiducia, così come nella replica, aver scelto come secondo appuntamento dopo Bruxelles di venire nelle Marche, per incontrare i sindaci e le comunità colpite, sono tutte premesse buone, vanno nella direzione giusta ed hanno riacceso i riflettori. Adesso abbiamo bisogno che questa presenza si traduca in fatti. Ora possiamo misurare il decreto precedente sul sisma e vedere che non ha dato effetti positivi e non ha accelerato la ricostruzione. Nessuno l’ha boicottato, ma non sono state accolte nel testo le proposte che la Regione ha fatto. Sono state accolte altre istanze che, però, si sono dimostrate inefficaci.  Parliamo col senno di chi, dopo tre mesi, ha visto che nessun comune ha aderito all’idea di diventare il soggetto tecnico che deve portare avanti la ricostruzione, alla luce degli strumenti ordinari e pesanti che oggi esistono.Serve un cambio di passo e servono tanto gli strumenti proposti da Verducci, quanto quelli proposti dalle Marche e approvati in Conferenza unificata delle regioni all’unanimità. Sono strumenti che riconoscono finalmente la giusta straordinarietà che deve avere un evento come questo».

Lunedì si torna sui banchi di scuola

I NUMERI - Intanto lunedì mattina suonerà la campanella in 1.932 scuole (infanzia, primaria, medie e superiori) marchigiane e 208.144 ragazzi torneranno sui banchi. I docenti, compresi quelli di sostegno e quelli in deroga al sisma, sono 24.847, gli educatori 104 mentre i dipendenti Ata sono 5.971. «Voglio augurare agli studenti, agli insegnanti e ai dirigenti scolastici, al personale Ata e alle famiglie un anno proficuo fatto di studio e lavoro, ma anche di collaborazione e dialogo- spiega l'assessore regionale all'Istruzione Loretta Bravi nel suo tradizionale saluto di inizio anno scolastico - La scuola e' infatti il luogo privilegiato per un'esperienza di relazione e di crescita umana che coinvolge tutti. Confortati dalle rilevazioni nazionali che la posizionano ai vertici delle classifiche relative alle performance e dai risultati delle prove Invalsi, possiamo affermare che la scuola marchigiana e' tra le migliori in Italia". In coincidenza dell'inizio della scuola il primo pensiero, da tre anni ad oggi, va alla situazione che stanno attraversando docenti e studenti delle aree del sisma. "Insieme si lavora sulle criticità delle aree del sisma e delle aree interne in modo capillare e determinato, sperando, come altre Regioni, di avere una flessibilità nella gestione delle nostre autonomie scolastiche- continua Bravi-. Come ho ripetuto più volte dobbiamo mantenere tutti i presidi scolastici nelle zone colpite dal terremoto se vogliamo che le famiglie possano tornare a vivere in quei luoghi. La scuola e' il cuore di una comunità e la sua presenza e' dunque essenziale». I bambini iscritti alla scuola dell'infanzia nelle Marche sono 30.614, alla scuola primaria 64.316, alle medie 41.488 mentre alle superiori sono 71.726.

Lega all’attacco: «Colpo di spugna a scopo elettorale»

PAOLO ARRIGONI - «Il presidente Conte paga subito pegno per la sua nomina bis con la visita alle Marche terremotate. Arriva su richiesta dei presidenti poltronari marchigiani Mangialardi (Anci) e Ceriscioli (Regione) che contano sull’aplomb e le qualità di mediazione del Presidente del Consiglio acrobata per tentare il colpo di spugna a scopo elettorale sui disastri nella ricostruzione che sono tutti e solo targati PD». Il senatore Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche, ci va giù duro con la prima passerella in zona sisma del bis-premier Conte, propiziata dalla segreteria centrale del PD preoccupata di scontare alle prossime regionali di una regione chiave come le Marche tre anni di disastri del presidente Ceriscioli. «È sconcertante ma compatibile con le logiche spartitorie che fino a un anno fa governavano la ricostruzione (esempio la ripartizione dei fondi da sms solidali) il fatto che ci siano sindaci dei centri più danneggiati che parlano di ricostruzione al palo e poi sono allineati alla versione Ceriscioli: tutta colpa di norme errate e del Commissario che non fanno lavorare l’USR regionale come vorrebbe. Peccato che Ceriscioli quelle norme abbia contribuito a scriverle come vicecommissario alla ricostruzione, unico ancora in carica tra i quattro vice commissari della gestione Errani – spiega Arrigoni – Per fortuna la maggioranza di sindaci e cittadini non ha l’anello al naso e si rende conto che, ai vuoti proclami del PD, si contrappongono i risultati di un anno di lavoro in cui la Lega è stata protagonista. Arrigoni si riferisce alle tante semplificazioni attuate su proposta della Lega al Governo anche in termini di governance della ricostruzione e che ora si vorrebbero smontare ritornando al passato. Il presidente Conte faccia tesoro di quanto è stato fatto per il sisma dal suo precedente Governo: non si presti a cantare da sirena per ammaliare i terremotati marchigiani stufi dei Ceriscioli e dei Mangialardi che li usano come fiches da mettere sul piatto della cattiva politica – conclude Arrigoni – I terremotati non sono come bambini da accarezzare in favore di telecamera, ma cittadini troppo a lungo considerati di serie B. Ben vengano attenzione e norme ulteriormente semplificate, ma prima di guardare alle pagliuzze legislative Conte si prodighi perché la Regione Marche rimuova le tante travi che, attraverso l’USR, mette ogni giorno di traverso alla ricostruzione. Come definire altrimenti pratiche covate dagli uffici per oltre un anno?». 

Partito Democratico soddisfatto della posizione del Governo

GIOVANNI GOSTOLI - «Ad Alessia Morani, neo sottosegretaria al ministero per lo Sviluppo economico, rivolgiamo le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro. Ringrazio Zingaretti per aver tenuto in considerazione anche la nostra regione nelle difficile composizione della proposta ma soprattutto per aver accolto temi prioritari per le Marche, tra cui lo sviluppo e la ricostruzione». Cosi' in una nota il segretario regionale del Pd Marche Giovanni Gostoli commenta la nomina della deputata di Macerata Feltria al ministero dello Sviluppo economico. Il numero uno dei dem marchigiani plaude alle scelte dell'Esecutivo che, a suo dire, ha anche rimesso l'emergenza del sisma al centro dell'agenda di governo. «In questi giorni come Pd delle Marche siamo riusciti a riaccendere i riflettori sul terremoto e fare della ricostruzione post sisma una grande questione nazionale- continua Gostoli-. Dopo 15 mesi di abbandono oggi al centro dell'azione del nuovo programma Pd-M5s c'e' la necessita' di accelerare la rinascita delle comunità colpite nel 2016-2017 attraverso l'adozione di una normativa organica che consenta di rendere più spedite le procedure”. Gostoli auspica che ora la ricostruzione cambi passo. A cominciare dalla gestione commissariale. "Da mesi ci sono le proposte sul tavolo, adesso il nuovo Governo sarà misurato sui fatti concreti- conclude-. Occorre una discontinuità profonda per accelerare la rinascita: più personale, semplificare le procedure per l'edilizia privata e per le imprese, tutelare professionisti e lavoratori, sbloccare le opere pubbliche, accompagnare la ricostruzione materiale con lo sviluppo delle comunità. Avere una marchigiana sottosegretaria al Mise e' importante per tutta la nostra regione e fondamentale anche per le comunità colpite dal sisma. La speranza e' che nei prossimi giorni ci sia una svolta anche nella gestione del commissariamento straordinario della ricostruzione».

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