Consorzio di Bonifica, il M5S Marche: «Già pronti l'esposto in Procura»
Il Movimento 5 Stelle Marche ribadisce la netta contrarietà alla proposta di legge, approvata oggi in consiglio regionale, riguardante il riordino degli interventi in materia di bonifica e di irrigazione
«Fuori si manifesta, dentro al palazzo si va avanti ignorando i cittadini». Il Movimento 5 Stelle Marche ribadisce la netta contrarietà alla proposta di legge, approvata oggi in consiglio regionale, riguardante il riordino degli interventi in materia di bonifica e di irrigazione, avversata da comitati e associazioni di categoria. Prima della votazione in Assemblea Legislativa, una delegazione dei manifestanti è stata ascoltata dai capigruppo di maggioranza e opposizione. In quell'occasione, il M5S ha chiesto il rinvio della pratica, istanza ribadita in aula dal capogruppo Gianni Maggi per una ulteriore riflessione in materia, «nel rispetto delle perplessità evidenziate dai cittadini stessi». Ma le forze di governo hanno tirato dritto.
«Crediamo che il Consorzio di Bonifica agisca ai confini delle norme, la giunta Ceriscioli è responsabile di ciò – tuona Peppe Giorgini, consigliere regionale pentastellato -. La legge che hanno presentato potrebbe presentare elementi di incostituzionalità, a mio parere. Pertanto chiederemo di impugnarla. A tale proposito, invieremo una nota al Governo, e precisamente al Dipartimento per gli Affari Regionali. E stiamo presentando un secondo esposto alla Procura. Siamo nettamente contrari pertanto a dare nuovi poteri al Consorzio stesso». Il consigliere regionale del Movimento, Piergiorgio Fabbri specifica che «questa legge individua le competenze del consorzio ampliandole a dismisura, senza ancora aver fatto chiarezza sulla liceità dell'emissione della richiesta di contribuzione, che dovrebbe riguardare lavori di bonifica e miglioramento fondiario, difficilmente riconoscibili nei piccoli interventi fatti in questi anni sul territorio».