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Trasparenza, la maggioranza del Consiglio vota contro: opposizioni sul piede di guerra

Le opposizioni hanno abbandonato l'aula per protesta. Tra loro c'anche Massimo Mandarano che, in risposta alla Mancinelli, ha detto:«Anche se conto come il due di coppe ieri il Consiglio è saltato per merito mio che sono da sempre un uomo del Pd»

Amministrazione anconetana allergica alla trasparenza della cosa pubblica. E’ la denuncia fatta questa mattina in una conferenza stampa dalle opposizioni, unite dopo la bagarre del consiglio comunale di ieri dove è successo di tutto: ricorsi negati e poi discussi senza essere stati preventivamente messi in agenda, errori nella conta delle presenze, sventate solo dal certosino controllo del Presidente del Consiglio Simone Pizzi, fino al consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Quattrini, arrivato a dirsi pronto a chiamare i Carabinieri. Tutto è nato dal fatto che la Giunta ha negato la “giornata della trasparenza” impedendo che si facesse una seduta del consiglio comunale anche sulle relazioni di performance del 2014, con cui il sindaco avrebbe dovuto rendere conto delle spese effettuate per gli uffici, tra cui anche i dirigenti i relativi premi. «Andate a vedere il sito» ha detto il sindaco Valeria Mancinelli. Peccato che sul sito ci siano solo i numeri fino al 2013. E se in precedenza il presidente del consiglio Milani aveva detto che non era una questione che riguardava i consiglio, le opposizioni avevano fatto ricorso proprio al Consiglio. Negato anche quello, in agenda il ricorso ieri non c’era. E’ così scattata la protesta delle opposizioni in aula quando il Presidente Pizzi ha chiesto un parere scritto al vice segretario generale Galli. La risposta? Favorevole. Si vota e la maggioranza boccia il ricorso 11 a 9. Addio trasparenza dei conti pubblici e Quattrini sbotta: «E' come votare contro la discussione del bilancio, è illegale». «E’ gravissimo che la Giunta non voglia parlare di trasparenza» ha tuonato Daniele Berardinelli (Forza Italia), seguito da Italo D’Angelo (la Tua Ancona) che ha detto: «Negare la giornata della trasparenza è una evidente violazione delle norme anticorruzione perché va ricordato come il Consiglio Comunale sia il massimo organo di un Comune. Questa giornata, voluta dal Ministro Orlando, dal Governo e dai Prefetti, si è fatta in tanti altri comuni italiani. Solo ad Ancona non si fa e crea scandalo».

A quel punto i consiglieri comunali di opposizione hanno abbandonato l’aula per protesta. Tra loro c’anche Massimo Mandarano che, in risposta alla Mancinelli che avrebbe dichiarato che chi la contesta conta come il due di coppe, risponde così: «Anche se conto come il due di coppe ieri il Consiglio è saltato per merito mio che sono da sempre un uomo del Pd». Sì, perché è quello il caso in cui è mancato i numero legale dei presenti e il consiglio si è dovuto fermare anche se, come spiegato da Andrea Quattrini dal M5S «Hanno fatto un primo appello e poi un secondo appello in cui avevano inserito la presenza di Bona Finocchi che non c’era. Per fortuna si è accorto il Presidente Pizzi se no avrebbero discusso le delibere senza il numero legale».

Dunque niente delibere. Quali? Innanzi tutto quella sulla variante urbanistica di Vallemiano così da poter far costruire un nuovo ipermercato, dove già ce ne sono due. «La Giunta non ci ha detto se c’è una richiesta specifica e non ci ha detto quanti soldi entrerebbero nelle casse comunali - ha detto Stefano Tombolini (60100 Ancona) - Con lo “Sblocca Italia” il Comune può concedere varianti urbanistiche in cambio di una percentuale sul guadagno economico del privato grazie al cambio di destinazione stesso. E’ quanto meno una manovra oscura». Insieme a questa è saltata anche la discussione sulla delibera sulle opere pubbliche, che comprendeva anche la riasfaltatura del Viale della Vittoria. “Qualche genio della maggioranza e dell'opposizione ha pensato bene, per logiche di bassa politica, di privilegiare un titolo di giornale a favore rispetto alla sicurezza delle nostre strade. Però fino alle 14 tutti seduti al proprio posto per parlare del nulla” si è sfogato su Facebook il consigliere Pd Michele Fanesi.

Intanto le opposizioni sono sul piede di guerra e non è esclusa l’ipotesi di rivolgersi direttamente dalla Magistratura con un esposto.

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