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Consiglio Comunale: nessun voto e sessione rimandata al 4 Ottobre

Dopo dieci ore di Consiglio Comunale non si è votato nè per la fusione Muse-Stabile nè per il bilancio. Tanti gli interventi e tanti gli emendamenti discussi ma alla fine tutto è stato rimandato al 4 Ottobre

Quello di ieri è stato il solito Consiglio Comunale che fa la parte della montagna che partorisce il topolino perché all'ordine del giorno vi erano due questioni: la fusione tra la fondazione Teatro Stabile Marche e le Muse da una parte, il bilancio dall'altra (con relativa questione dell'aumento dell'imu). In nessuno dei due casi si è andati al voto.

La mattinata è partita alle ore 10:00 con una serie di interrogazioni da parte dei consiglieri comunali nei confronti della Giunta, interrogazioni e interventi che hanno innescato una reazione del sindaco Gramillano che, dopo l'intervento di Quattrini, ha parlato di ostruzionismo politico.

Alla fine del Consiglio sono stati affrontati tutta una serie di emendamenti concernenti i due grandi temi politici in questione, ma il voto non è arrivato. L'assessore Biekar ha più volte affrontato la questione Imu, ma l'opposizione ha duramente attaccato la Giunta tacciandola di non essere stata in grado di trovare altre strade che non fossero quella di "mettere le mani in tasca agli anconetani". Il termine ultimo per affrontare la questione del bilancio è quello del 30 Settembre, il che significa che, Fiorello Gramillano, domani mattina, in riunione di Giunta, dovrebbe portare a discussione una proroga da richiedere direttamente al Prefetto se vuole andare avanti. In tal caso, il voto sul bilancio dovrebbe essere fatto entro la metà di Ottobre circa.

Si è avuto un momento di tensione quando il consigliere del Pdl Luca Piergiacomi ha denunciato un'irregolarità che sarebbe avvenuta ieri, in occasione della quinta Commissione, che si è riunita per deliberare l'atto da portare in Consiglio riguardante la fusione tra Muse e Stabile. La Commissione, formata da Piergiacomi (Pdl), Pizzi (Pdl), Quattrini (5 stelle), Ugolini (Pd), Moglie (Pd), Cantani (Pd), Ippoliti (Udc), al momento del voto, avrebbe visto l'assenza del numero legale per procedere. Pizzi non era presente, Ippoliti si era assentato temporaneamente, così Piergiacomi e Quattrini hanno abbandonato la seduta per impedire il voto del documento da loro non condiviso. In quel momento, mentre Piergiacomi chiedeva di mettere a verbale il tutto, la seduta sarebbe stata sospesa da Ugolini per 5 minuti, il tempo di consentire il rientro di Ippoliti e raggiungere il numero minimo legale per il voto. Al ritorno di Ippoliti il documento è stato votato ma per Piergiacomi la votazione non è valida. Su questo, anche Quattrini, in Consiglio Comunale, si è espresso a favore della posizione di Piergiacomi.

In questo caso ci dovrebbe essere una registrazione audio a disposizione del Consiglio e un verbale stilato dal Segretario di Commissione a fare fede, ma Piergiacomi è stato chiaro: "Non metterò una firma sul verbale fin quando non sarà stabilito il numero corretto dei presenti. Questa è l'ennesima prova che Gramillano non ha i numeri per governare nemmeno nelle commissioni e si appiglia a escamotage e cavilli legali. Se c'è una giustizia, la Commissione dovrebbe essere invalidata".

Il prossimo Consiglio Comunale è convocato per il 4 Ottobre.

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