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Politica

Consiglio e commissioni, Gramillano alla conta

Depositate le richieste di convocazione del Consiglio entro 20 giorni e composizione delle commissioni, l'amministrazione rischia di non avere la maggioranza necessaria

Sono state avanzate ieri due istanze che presto faranno arrivare al pettine i nodi dell’amministrazione Gramillano.
La prima è la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, che a questo punto dovrà essere fatto entro 20 giorni e dunque prima della fine di novembre, e a due mesi dall’ultima riunione che si è tenuta il 29 settembre.
La seconda, più tecnica ma più insidiosa, è la presentazione della delibera sulla composizione delle commissioni, organi che prevedono un numero preciso di esponenti della maggioranza e dell’opposizione: il problema del sindaco, però, è che stando al pallottoliere la maggioranza di 21 consiglieri, al momento, ce l’ha l’opposizione (o meglio le opposizioni), mentre invece il primo cittadino può contare solo su 20 voti. Ne manca uno.


Potremmo essere arrivati al redde rationem dunque, al momento sempre rinviato in cui il cortocircuito di un governo cittadino “a mosaico liquido”, fino ad ora sopravvissuto alla sua debolezza numerica, è costretto a prendere atto della situazione. I giochi sono aperti.
 

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