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Comune: consiglio sotto assedio, lavori prorogati fino a mercoledì

Molteplici i fronti della protesta: i vigili contrari al turno di notte, i dipendenti comunali e gli autisti scuolabus con la vertenza contrattuale, i docenti e i genitori delle Leopardi e i commercianti di Piazza D'Armi

Consiglio comunale “sotto assedio” quello di ieri, con gli ultimi atti dell’amministrazione Gramillano ancora sul filo di lana. Molteplici i fronti della protesta: i vigili urbani contrari al turno di notte, i dipendenti comunali e gli autisti degli scuolabus con la vertenza contrattuale, i docenti (la preside Alegi in testa) e i genitori delle Leopardi che chiedono più spazio e i commercianti esasperati di Piazza D’Armi che hanno palesato l’intenzione di denunciare il comune se non saranno immediatamente attuati i lavori per la messa in sicurezza della zona in generale e del mercato coperto in particolare. Senza contare il rebus dell'aggregazione Muse-Stabile, che va decisa prima dell’arrivo del commissario.

Alla fine, riassume il Messaggero, una parziale soluzione si è trovata almeno sul fronte della municipale e  dipendenti comunali: “congelando” la questione sul turno di notte dei vigili (che per ora dunque salta) e prorogando il vecchio contratto dei dipendenti fino a giugno.

SCUOLE. Dovrebbe sbloccarsi a fine mese la situazione delle Leopardi: dietro una precisa interrogazione del consigliere Luca Piergiacomi (Pdl) l’assessore Nobili ha fatto sapere che le classi avranno gli spazi chiesti all’ex Ferrucci, dopo che l'Università Popolare si trasferirà in via Trieste.

TEATRI. Tutto rinviato alla prossima settimana: si torna in aula lunedì e si prosegue a oltranza fino a mercoledì alle 13 (l’ultimo secondo della sindacatura di Gramillano prima della scadenza ufficiale): la delibera prevede un protocollo di intesa tra Comune e Regione per avviare una “gestione coordinata” degli enti di prosa e lirica, per arrivare alla fondazione unica (con la fusione o con il passaggio della stabilità ministeriale nelle Muse e messa in liquidazione dello Stabile, purché si arrivi). Contrari Pdl, Duca e Quattrini, che temono di cedere troppa “sovranità” all’ente regionale e hanno già annunciato battaglia.

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