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Sicurezza: il SIULP consegna le firme al Questore di Ancona

Il sindacato di Polizia ha incontrato il Questore di Ancona per consegnare idealmente le 5000 firme raccolte tra i cittadini della Provincia durante l’iniziativa Una Firma per la Tua Sicurezza - più Sicurezza senza Sprechi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

In data odierna la segreteria provinciale ha incontrato il Questore di Ancona dott. Stefano Cecere e il suo Vicario dott. Enrico De Simone per consegnare idealmente le 5000 firme raccolte tra i cittadini della Provincia di Ancona durante l’iniziativa Una Firma per la Tua Sicurezza - più Sicurezza senza Sprechi.

Al Questore nella sua veste di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, avente la direzione, la responsabilità e il coordinamento a livello tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica avvalendosi di tutte le forze di polizia messigli a disposizione, abbiamo trasmesso la profonda preoccupazione dei cittadini della provincia di Ancona rispetto al diritto alla Sicurezza che viene sempre più messo in discussione dai quotidiani fatti di cronaca, che colpiscono sia le nostre città che i centri minori, dove l’assenza di presidi operativi contribuisce ad aumentare il  senso di insicurezza. Su questi punti il Questore ha garantito il massimo impegno, riservandosi una fase di studio su alcune problematiche complesse.

In veste di Capo della Questura e quindi di una parte della Polizia di Stato e di tutto il sistema di Forze di Polizia, abbiamo sottoposto alla sua attenzione i seguenti temi:

•         il forte ridimensionamento avvenuto negli ultimi anni della spina dorsale del controllo del territorio, Volanti e Poliziotto di Quartiere;

•         gli effetti negativi sull’operatività delle Volanti e di alcuni servizi di controllo amministrativo, circa il mancato raccordo con le Polizie Municipali;

•         la necessità di rivedere, nella città di Ancona il piano coordinato di controllo del territorio, rispetto ai numeri reali della forza a disposizione del Questore in qualità di responsabile della sola Questura; quando fu ideato vi erano mediamente quattro volanti per turno, oggi si riesce a malapena ad averne due;

•         il depotenziamento delle Squadre Investigative in generale e alla scarsa attenzione in termini di risorse umane ed economiche, riversata allo SCO unico organismo deputato all’analisi e contrasto della Criminalità Organizzata nella Regione Marche;

•         l’estrema fungibilità dei poliziotti delle Divisioni della Questura, su cui ricadono le disfunzioni di un sistema organizzativo inadeguato dove su poche unità si concentrano: un enorme massa di pratiche burocratiche, accompagnamenti di cittadini stranieri presso i CIE o espulsi dal territorio nazionale, tutti i servizi d’ordine pubblico da gli eventi sportivi alle manifestazioni di vario genere, controllo del territorio con servizi automontati aggiuntivi fino ad arrivare a tutti i servizi straordinari propri di una Questura;

•         lo stato di abbandono in cui versano i quattro Commissariati della provincia, depotenziati, con organici fermi al 1989, e oberati di incombenze burocratiche.

Su queste temi il Questore ha chiesto una breve fase di studio. Richiesta legittima, ma vi sono segnali che possono esseri lanciati da subito sia ai cittadini che al personale di Polizia impegnato in prima linea a difesa della Sicurezza e su questo anche noi attenderemo fiduciosi.
 

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