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Confcommercio: “Ancona città abbandonata, i commercianti non si sentono sicuri”

“Quello che si sta vivendo nell’ultimo periodo, anche in centro, e cioè la continua presenza, a volte molesta, di clochard e abusivi, va considerata nel giusto modo e valutata nell'ottica di una pianificazione di interventi strutturati”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

E' fortissima la preoccupazione di Confcommercio Delegazione di Ancona per il degrado montante nel capoluogo marchigiano e in particolare nel centro storico cittadino dove si moltiplicano gli episodi di abusivismo e di molestie anche e soprattutto ai danni dei commercianti locali.   

“Di certo non è questo il modo di trattare la città e il suo centro storico  – spiega Francesco Cinti Presidente Confcommercio Delegazione di Ancona–, affidando cioè il decoro cittadino solo all'opera degli imprenditori e dei privati cittadini. Quello che si sta vivendo nell’ultimo periodo, anche in centro, e cioè la continua presenza, a volte molesta, di clochard e abusivi, va considerata nel giusto modo e valutata nell'ottica di una pianificazione di interventi strutturati volti al contenimento di queste situazioni. Altrimenti si rischia di affossare ancora di più il commercio già provato dalla crisi economica e di vedere, sempre più nitido, lo spettro di Ancona città abbandonata”.

Cinti invita l'amministrazione comunale, apparentemente immobile sul tema, ad affrontare con urgenza e nell'immediato le questioni del decoro, della sicurezza e della abusivismo: “Le norme che impediscono di vendere liberamente lungo le vie cittadine senza licenza ci sono da sempre – dice Cinti riferendosi al reiterarsi dei fenomeni di abusivismo –, e un programmato passaggio delle forze preposte al controllo probabilmente basterebbe ad eliminare le fastidiose presenze di abusivi che ormai, sempre più numerosi, frequentano le zone di Ancona”. Un altro fenomeno da considerare, problema da valutare soprattutto in un'ottica sociale oltre che imprenditoriale, è quello della presenza crescente di clochard in centro e nelle zone commerciali della città. L’amministrazione, ancora una volta chiamata in causa, deve affrontare anche questo fenomeno e deve comunicare quali sono, se esistono, le strategie per risolverlo: “Se ci fosse maggiore attenzione su questi temi – conclude Cinti –, probabilmente si ristabilirebbe quel clima di serenità che serve per rendere più florido non solo il centro storico cittadino. L’amministrazione deve subito intervenire per evitare il degenerare di tutte queste situazioni e per non diffondere un allarmismo che si sta trasformando in un deterrente sempre più forte per la frequentazione del centro”.

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