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Conero, Misiti contro tutti: Il Parco è un carrozzone

Il sindaco di Sirolo lancia strali contro l'Ente e scatena dichiarazioni al veleno del Pd regionale e dei Verdi di Ancona che rilanciano: «Area Marina Protetta è un impegno irrinunciabile»

L'estate è finita ma le polemiche, all'ombra del Conero, sono sempre roventi. E a finire nel mirino delle critiche è il sindaco di Sirolo Moreno Misiti. Attacco incrociato che viene dal Pd Marche e dai Verdi di Ancona. Ma che ha detto Misiti? In un'intervista al Corriere Adriatico il primo cittadino della Perla del Conero definisce senza mezzi termini l'Ente Parco «un carrozzone che non gestisce la manutenzione del verde e che impone norme vincolistiche farraginose, con una struttur burocratica eccessiva rispetto alle dimensioni del parco». Non solo. La gestione del parco, sempre secondo Misiti, dovrebbe passare direttamente ai Comuni che già, insieme alle associazioni di categoria, si ocupano della promozione turistica che l'Ente Parco non farebbe. Strali, non nuovi, che si aggiungono a quelli contro il progetto di Parco Marino definito «del tutto inutile»

Apriti cielo. Il Pd, attraverso il suo vicesegretario Gianluca Fioretti definisce "preistorico" il ritorno alla gestione dei Comuni. «Dichiarazioni irresponsabili e preoccupanti – aggiunge Fioretti che è anche il responsabile delle politiche ambientali del partito – che fanno pensare a logiche speculative, sostenute da portatori di quegli interessi che vanno in direzione contraria ad una piena sostenibilità. Misiti dovrebbe fare finalmente il sindaco, non adagiandosi in facili quanto sterili e inutili polemiche, fatte di slogan e propaganda, poggiate su una attività del quotidiano, ma svolgendo una azione politica e amministrativa di visione, di lunga prospettiva, per il futuro di una intera comunità, che non può e non deve essere solo quella ristretta nei confini del Comune di Sirolo, ma che è compresa nei confini del Parco del Conero, all’interno di una azione politica e amministrativa condivisa con gli altri attori presenti».

Disapprovazione anche dai Verdi dorici per i quali quello del sindaco è un «attacco davvero difficile da comprendere in un momento in cui si è in presenza di un rinnovato impegno, anche economico, riguardo ai parchi da parte della Regione Marche e di un riconoscimento pressoché unanime del ruolo dell’Ente stesso per la valorizzazione turistica dell’area fondata sui suoi valori naturalistici e ambientali. Non è vero che le amministrazioni locali hanno saputo tutelare il territorio del Conero prima della istituzione dell’Ente Parco. Questa è una favola che non andrebbe più raccontata e che ripropone invece un tema e un impegno che i Verdi del Comune di Ancona ritengono irrinunciabile: l’istituzione dell’Area Marina Protetta del Conero».
 

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