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Elezioni Falconara, il Polo dei Riformisti elenca tutte le «amnesie della Signorini»

«La risposta scomposta del Sindaco Signorini al comunicato delle tre liste che sostengono il candidato a Sindaco Baldassini, contiene affermazioni errate ed amnesie volute per difendersi dall’accusa, largamente condivisa in città, di eccessiva esposizione mediatica rispetto ai modesti risultati raggiunti. Per giustificarsi arriva al massimo della ipocrisia sostenendo che i suoi comunicati, corredati sempre da fotografie personali, sono il modo giusto per stare vicino ai cittadini»

FALCONARA - «La risposta scomposta del Sindaco Signorini al comunicato delle tre liste che sostengono il candidato a Sindaco Baldassini, contiene affermazioni errate ed amnesie volute per difendersi dall’accusa, largamente condivisa in città, di eccessiva esposizione mediatica rispetto ai modesti risultati raggiunti. Per giustificarsi arriva al massimo della ipocrisia sostenendo che i suoi comunicati, corredati sempre da fotografie personali, sono il modo giusto per stare vicino ai cittadini». Lo scrive in una nota il Polo dei Riformisti per Falconara, in risposta alle parole del ricandidato sindaco Stefania Signorini. 

«Noi invece ribadiamo che ciò è il frutto di un’ipertrofica esposizione mediatica che non trova giustificazione nell’ irrilevanza dei fatti che a volte vuole comunicare- continua la nota- anche il giudizio affrettato che dà sulla coalizione delle liste civiche di Baldassini con il Polo dei Riformisti per Falconara, denota scarsa attenzione alle dinamiche politiche che avvengono in città. Non è una alleanza strumentale limitata alla prossima scadenza elettorale, ma è una scelta nata e cresciuta proprio sulla condivisione di molte scelte amministrative e sul contrasto alle tante proposte sbagliate della sua Giunta. Stia serena insieme alle sue liste di supporto, che l’alleanza durerà anche dopo le elezioni e non basta una astensione, rispetto ad un banale voto procedurale di rinvio o meno di una vecchia mozione, a metterla in discussione- proseguono i riformisti- sarebbe ora, invece, che come Sindaco si togliesse la maschera per presentarsi sotto la sua vera veste politica. La deve smettere di ingannare i cittadini con le solite liste civiche e deve avere il coraggio di presentarsi come coalizione di destra, senza alcun residuo di centro, in quanto annovera tra le sue file l’ex Sindaco Brandoni, ora promosso assessore in Regione sotto il simbolo di F.lli D’Italia, il suo Vice Sindaco e molti suoi Consiglieri provengono dalla destra storica e lei stessa è stata in prima fila a settembre in Piazza Roma ad Ancona per applaudire Giorgia Meloni. È solo questione di chiarezza e trasparenza verso i cittadini.
Se si considera poi l’elenco dei risultati raggiunti nei suoi cinque anni di Amministrazione, che si vuole far passare come strabilianti, la Sindaca dovrebbe avere la consapevolezza che sono interventi modesti, spesso di ordinaria amministrazione che non hanno cambiato il volto della città ed inciso sulla vita dei cittadini. Non c’è una grande realizzazione che possa essere ricordata nei suoi cinque anni di gestione e nei dieci del suo predecessore Brandoni. I due più significativi, che sono il recupero del cinema ex Enal di Castelferretti e la ristrutturazione del sottopasso di Palombina Vecchia, sono stati un lascito, sia dei progetti che degli accordi con gli Enti finanziatori, delle precedenti amministrazioni di centro-sinistra. Sono, invece, molto più pesanti gli errori commessi e le promesse non mantenute durante il suo mandato rispetto al programma elettorale. Ne ricordiamo solo alcune: ristrutturazione sbagliata della piscina comunale, ridimensionamento della tribuna dello stadio Rocchegiani inadeguata per la città; quindici anni persi senza dare una risposta alla risoluzione degli sversamenti a mare (non sono sufficienti le promesse degli ultimi giorni per cancellare una vergogna); tre plessi scolastici chiusi per incuria e mancata programmazione; il caffè letterario realizzato e  mai decollato (spesa inutile di 35.000 euro); il pasticcio creato con gli Autovelox con il record di 35.000 multe di cui 10.000 a carico dei falconaresi; sul fronte inquinamento dell’aria solo rilevamento di dati senza eliminare alla radice le cause.  L’elenco potrebbe continuare ancora, ma è sufficiente per giustificare un cambiamento nel governo della città».

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