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Comitato Terre Nostre: “Il biogas e le.. segrete stanze della Regione Marche”

“Con una indagine in corso ci si aspetterebbe che i burocrati regionali si precipitino a rendere tutto il più trasparente possibile. Per l’ennesima volta, però, in Regione Marche è avvenuto il contrario”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Con una indagine in corso e 13 avvisi di garanzia, ci si aspetterebbe che, quando si parla di biogas, i burocrati regionali che hanno sostituito gli indagati si precipitino a rendere tutto il più trasparente possibile per essere certi di non correre gli stessi rischi dei loro predecessori.

Per l’ennesima volta, però, in Regione Marche è avvenuto il contrario di quello che sembrerebbe logico.

L'ultima occasione, lunedì 22 aprile (proprio nel giorno internazionale della Terra) quando, a una conferenza dei servizi per una centrale a biogas proposta a Recanati, è stato negato l'accesso prima a una delegazione del comitato che si batte contro l'insediamento di questa centrale, poi persino al consigliere regionale che li accompagnava. All'insistenza del responsabile del procedimento, Maria Pia Cavallone, e del dirigente Antonio Minetti, il consigliere regionale Marangoni si è fatto trovare irremovibile così i due burocrati (col bene placito dell'ufficio legale regionale) hanno optato per un rinvio della Conferenza dei Servizi.

La domanda sorge spontanea: cosa era, una sorta di “se non te ne vai tu ce ne andiamo noi”?

Ci rimangono incomprensibili certi atteggiamenti di “chiusura” di chi è stato chiamato a sostituire funzionari sotto inchiesta per presunte facilità di autorizzazione, invece di trovare comportamenti volti ad assicurare la massima trasparenza possibile.

Le dichiarazioni dello stesso Marangoni lasciano trapelare persino dubbi sulla legittimità di tali comportamenti: "…perché i consiglieri hanno il diritto di partecipare alle conferenze di servizi in forza del potere ispettivo garantito dallo Statuto della regione Marche e dal regolamento del consiglio regionale".

In questo bel clima, di fatto creato non si sa bene perché da Spacca e dai suoi burocrati, procedono le assemblee informative dei comitati aderenti a Terre Nostre Marche, in cui i cittadini vengono aggiornati sulle indagini che la Procura di Ancona sta svolgendo riguardo tecnici della Regione e aziende, vengono informati sul perché queste indagini sono partite (esposti effettuati dagli stessi comitati) e quali sono le ipotesi di reato e le presunte criticità rilevate nei procedimenti. Verranno inoltre illustrate le prossime iniziative contro queste centrali.

Il prossimo appuntamento il 10 maggio sarà a Loro Piceno, poi sarà la volta di Torre San Patrizio, fino a giungere alla manifestazione nazionale contro queste centrali a biogas del 25 maggio che si terrà ad Assisi e che coinvolgerà i comitati aderenti al coordinamento nazionale Terre Nostre ed altri comitati provenienti da tutta Italia.

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