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Cinema: «Produzioni escluse da ristori della Regione Marche»

Si tratta di un settore che, ricordano le associazioni, nelle Marche conta oltre 400 imprese e che occupa più di 1.000 addetti

«Un’incomprensibile esclusione che, di fatto, penalizza ancora una volta un settore fondamentale per la promozione e valorizzazione dell'arte e della cultura della nostra regione». Così in una nota congiunta intervengono Cna cinema e audiovisivo delle Marche, Agici e il Comitato autori e professionisti cinema per protestare contro l'esclusione delle imprese di produzione del cinema e dell'audiovisivo dalle recenti misure di ristoro varate dalla Regione Marche. «Si tratta di una ingiusta discriminazione- continua la nota-. Pur apprezzando lo sforzo che é stato fatto dalla Regione per i cinema e le sale di proiezione, non si capisce perché siano state escluse proprio le imprese della produzione cinematografica e audiovisiva». 

Si tratta di un settore che, ricordano le associazioni, nelle Marche conta oltre 400 imprese e che occupa più di 1.000 addetti. «Ci chiediamo come mai proprio le aziende della produzione cinematografica e audiovisiva siano state escluse da ogni forma di ristoro e cosa si intenda fare in futuro per sostenere un settore di cui si parla solo in occasione di festival, premi e concorsi?- concludono-. Per questo chiediamo che vengano al più presto introdotte forme di ristoro per il settore e venga ristabilito un criterio di equità tra le imprese del settore culturale».

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