Ciccioli (FdI): «Alzare la soglia di spesa destinata alla Salute Mentale nelle Marche. Un atto di civiltà»
«Ad oggi nelle Marche la soglia è del 2,3%. La media nazionale è del 3,5%, serve adeguarla»: il parere del capogruppo di Fratelli d'Italia Carlo Ciccioli
«Innalzare la soglia di spesa destinata alla Salute Mentale nelle Marche che attualmente si attesta al 2,3% del Fondo Sanitario Nazionale destinato alla nostra Regione, adeguandolo per lo meno alla media nazionale che è pari al 3,5%, comunque al di sotto di quel 5% fissato attraverso il Posm (Progetto Obiettivo Salute Mentale 1998/2000, percentuale confermata dalla Conferenza Stato Regioni del 24 gennaio 2013. Si tratta di un atto di civiltà e di andare incontro alle reali esigenze dei malati e delle loro famiglie». Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, primo firmatario, su un’apposita mozione presentata il 20 luglio e sottoscritta anche dai consiglieri regionale di FdI Leonardi, Putzu, Assenti, Borroni, Ausili, Baiocchi.
«Il settore della Salute Mentale è importante per la sanità nazionale e regionale. La ridotta spesa produce sia una insufficienza del personale nelle diverse articolazioni, necessario per un corretto funzionamento dei servizi e delle prestazioni, sia il ricorso a una residenzialità leggera (coabitazioni) senza adeguata assistenza e senza individuazione di precise responsabilità. Da queste considerazioni nasce la mozione che impegna la Giunta regionale: a disporre all’Asur un adeguamento della spesa destinata alla Salute Mentale almeno pari alla percentuale della media nazionale (3,5%), prevedendo un progressivo aumento nel triennio sino al 5% previsto dal Posm; alla ripresa delle convocazioni della Consulta Regionale per la Salute Mentale; alla rappresentanza delle Associazioni nella Cabina di Regia con indirizzi decisionali; alla rappresentanza delle Associazioni nel gruppo di lavoro per il controllo delle strutture; alla rivisitazione dell’Accordo tariffe assistenza residenziale e semiresidenziale tra Regione Marche ed Enti Gestori e alla sua applicazione; ad un intervento per quanto riguarda il Fondo Regionale di Solidarietà, volto a fare adottare da parte di tutti i Comuni, il Regolamento Isee in modo di evitare alle famiglie di dover ricorrere al Tar con notevole sacrificio economico, per vedersi riconosciuti legittimi diritti alla compartecipazione delle spese di ricovero nelle strutture da parte degli stessi Comuni. Infine – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli – all’attribuzione del budget della salute di tipo socio-sanitario; alla costituzione da parte dei Dsm (Dipartimenti Salute Mentale) dei Gruppi Appartamento necessari da gestire sotto la loro diretta responsabilità. Non è accettabile continuare a sentirsi ripetere dai servizi: “Non possiamo fare niente, non abbiamo il personale, non abbiamo le risorse”. L’eredità ricevuta in sanità, anche in questo settore, è pesante, ma bisogna cambiare».