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Consigliere usa i simboli fascisti come ventaglio, il sindaco: «Grave errore, chiede scusa»

Nessun provvedimento all'orizzonte per il consigliere di Jesiamo Chiara Cercaci. Il Comune ha diramato una nota: «Distanti anni luce da qualsiasi ideologia»

Il Commissione con la bandiera di Salò. E' polemica dopo il gesto del consigliere jesino Chiara Cercaci durante il consiglio comunale di ieri, 27 luglio, che si teneva online su Zoom. Il sindaco Massimo Bacci non ha atteso molto per diramare una nota in seguito alle polemiche scaturite da quel gesto. Al momento, però, l'amministrazione non sembra aver preso provvedimenti verso il consigliere. «Ha commesso un grave errore - si legge nel comunicato - di cui si è resa immediatamente conto chiedendo scusa a tutti, in particolare ad una amministrazione comunale che è distante anni luce da qualsiasi ideologia o regime totalitario che hanno insanguinato l’Europa nel secolo scorso».


Così il primo cittadino aggiunge: «Ho chiesto al presidente del Consiglio comunale di invitare tutti i consiglieri di mantenere sempre comportamenti, toni e linguaggi coerenti con i valori democratici che sono i principi su cui si fonda lo Statuto del Comune di Jesi».

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