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Cencetti (Marche 2020): “Regionali, sì a primarie di colazione, no a inciuci”

“Invece di volare alto dando voce ai cittadini, il PD preferisce fare inciuci in segrete stanze addirittura con Forza Italia. Così il PD rompe la maggioranza che governa la Regione, che invece sarebbe autosufficiente”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

“Questa è vecchia politica: l’accordo di palazzo nelle segrete stanze, un inciucio a cui diciamo no! Dimostra che è ancora più urgente e necessario dare la parola ai cittadini con le primarie di coalizione. Le primarie sono nel DNA costitutivo del PD e sorprende il silenzio assordante rispetto a questa proposta. Invece di volare alto dando voce ai cittadini, il PD preferisce fare inciuci in segrete stanze addirittura con Forza Italia. Così il PD rompe la maggioranza che governa la Regione, che invece sarebbe autosufficiente per esprime un proprio indirizzo, proponendo addirittura 6 assessori esterni per aumentare i costi della politica. E’ questo il nuovo che avanza? Cosa ne pensano gli iscritti e i militanti del PD?

Queste riflessioni sorgono spontanee dopo l'incontro tra il Segretario del PD Comi ed il Sen. Ceroni di FI, che tenterò di approfondire attraverso alcuni passaggi che propongo alla cittadinanza. Per prima cosa, credo che il Segretario Comi, cerchi di imitare, in maniera "non propriamente simile", per usare un eufemismo, il Premier Renzi riguardo la condivisione per effettuare le riforme, in quanto, mentre il Governo Renzi è costretto, per la non maggioranza, a trovare accordi con forze "opposte politicamente" al centro-sinistra, per mandare avanti la macchina delle riforme, il Consiglio Regionale delle Marche, ha, altresì, una maggioranza salda di centro-sinistra che permette il processo immediato per effettuarle e renderle esecutive. Quindi, non trovo assolutamente il motivo per fare un accordo bipartisan con FI, avendo una maggioranza di csx salda e consolidata. Inoltre, il fatto di non cambiare le regole del gioco in corsa, perchè si è a cinque mesi dalle elezioni Regionali, mi sembra un' ipocrisia pura ed una mera giustificazione priva di fondamento, per questioni estremamente personalistiche. Per non parlare poi della proposta da vera "fantapolitica" riguardo la richiesta dei sei assessorati che devono essere tutti esterni, quando invece c'è una norma nazionale che addirittura limita solamente ad un assessore esterno. Le primarie di coalizione che Marche 2020, molti altri esponenti e movimenti politici chiedono con fermezza e convinzione, è solamente uno strumento che da ancor più voce alla cittadinanza, incentiva la democrazia partecipata ed il confronto per una scelta ancor più minuziosa, capillare e decisa, su chi deve essere il rappresentante dei cittadini della Regione Marche. C'è forse paura della democrazia e del confronto? Infine, mi sento di rimarcare e sottolineare con forza che i meri accordi di potere per proporre un ostruzionismo serrato e privo di fondamento, sono deleteri per la cittadinanza, che non ha bisogno di bagarre e confusione, ma necessita clamorosamente di certezze e velocità d'azione. Marche 2020, è e sarà la casa comune dei cittadini ed il megafono della collettività.”

Stefano Cencetti (Marche 2020)

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