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Sala negata, CasaPound prepara la denuncia alla Mancinelli: piano B per portare Di Stefano ad Ancona

Infatti i militanti di Cp hanno già elaborato un piano “B”: se la giunta dovesse negare l’uso della stanza, l’incontro sarà nella sede di un albergo, sempre alle 18 del 7 febbraio

La Mancinelli non autorizza CasaPound ad usare la sala delle ex consiglio comunale di Palazzo del Popolo e il partito dell’ultradestra annuncia di essere pronta a denunciare il sindaco di Ancona.

"Il diniego della sala comunale per la presentazione del programma elettorale di CasaPound è un abuso inaccettabile e un atto discriminatorio nei nostri confronti, che nega le garanzie previste dall'articolo 3 della Costituzione. Siamo pronti a denunciare il sindaco Mancinelli per abuso d'ufficio, visto che ha messo nero su bianco in una dichiarazione pubblica quali sono le reali motivazioni del rifiuto". Lo afferma Andrea Lamona, responsabile regionale di CasaPound nelle Marche, che prosegue: “Al sindaco ricordiamo che liste e candidati di CasaPound sono stati regolarmente ammessi alle politiche del 4 marzo in tutti i collegi e che l'odio politico non può essere una motivazione valida a impedire a una forza che concorre alle elezioni di presentare ai cittadini il proprio programma elettorale. La domanda di utilizzo della sala è stata regolarmente inoltrata ed è stato effettuato il bonifico richiesto ma, in spregio della legge 515/1993 che garantisce a tutti i candidati la pari opportunità di intraprendere una campagna elettorale utilizzando gli spazi comunali in egual misura il sindaco trova scuse per portare avanti un atteggiamento oscurantista e palesemente anticostituzionale che colpisce solo il nostro movimento e che si configura come un chiaro abuso d’ufficio. Ovviamente la Mancinelli non ci intimidisce e non impedirà a Di Stefano e al nostro movimento di presentare il programma elettorale ai cittadini di Ancona come già fatto in tante altre città italiane. 

Infatti i militanti di Cp hanno già elaborato un piano “B”: se la giunta dovesse negare l’uso della stanza, l’incontro potrebbe essere all'Hotel Europa, sempre alle 18 del 7 febbraio, anche se non è detto che non cambi di nuovo la location. Ma ancora nulla è detto perché, sulla carta, manca l’ultimo passaggio, che è quello dell’autorizzazione da parte della giunta per cui, secondo le recenti parole del sindaco, quelli di CasaPound hanno dato per scontato che potessero usare palazzo del popolo per riunirsi. Fatto negato dalla stessa Mancinelli con un post facebook in cui parlava di “notizia falsa”. Peccato che CasaPound avesse prenotato la sala dopo aver avuto esplicite indicazioni su cosa fare da parte degli uffici del Comune, l’ok per la pubblicazione del volantino, fino a pagare il bonifico della sala su espressa indicazione degli impiegati comunali.

Notizia falsa che Cp aveva ottenuto la sala? Così scrive nel post la sindaca che poi a voce spiega come mancasse l'autorizzazione e che «quelli di Casapound hanno dato per scontato che dessimo il consenso come giunta». Sarà, ma dopo quella trafila anche il Partito Democratico avrebbe dato per scontato di poter ottenere quella sala, soprattutto alla luce di un incontro funzionale a presentare un candidato alla Camera dei Deputati. 

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