Polemica tra CasaPound e centri sociali, D'Angelo: «Occupare sala pubblica è atto violento»
Cosi il capogruppo di Per la Tua Ancona Italo D'Angelo: «Occupare una sala pubblica o un ufficio è un atto violento e non democratico sia che lo attui Casapound sia che lo attuino i centri sociali»
«Vorrei fare una riflessione su quanto sta accadendo in città tra Casapound e centri sociali». Commenta così il capogruppo di Per la Tua Ancona Italo D'Angelo ciò che sta succedendo nelle ultime ore ad Ancona tra i centri sociali e CasaPound.
«Nell’ultima seduta del Consiglio comunale - commenta - sono state votate 2 mozioni, una a firma Rubini e Crispiani, SEL Ancona Bene Comune e una a firma di tutti i Consiglieri, eccetto Belardinelli. Primo firmatario Italo D’Angelo. Nella mia mozione, preso atto che il Sindaco è obbligato dalle leggi vigenti a concedere spazi elettorali a Casapound, abbiamo affermato che, dato il particolare momento in cui viviamo, tutti i Gruppi politici (e Casapound tale è) avrebbero avuto la disponibilità degli stessi spazi pubblici, fatta eccezione quelli delle sale del Consiglio Comunale, peraltro contigue agli uffici».
«Tutte le forze politiche - continua D'Angelo - hanno approvato il documento, escluso Belardinelli che si è astenuto . Occupare una sala pubblica o un ufficio è un atto violento e non democratico sia che lo attui Casapound sia che lo attuino i Centri Sociali. Quindi chi vuole manifestare contro il fascismo e la violenza si astenga dal comportarsi con metodi fascisti e violenti, perché la violenza nel dibattito politico non dovrebbe trovare giustificazione alcuna. Spero quindi che sabato non venga concesso alcun spazio alla violenza da parte delle nostre forze dell’Ordine, chiamate a difendere la nostra democrazia da ogni “rigurgito” fascista».