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I partigiani non hanno dubbi: «Casapound, fascista e xenofoba, va sciolta»

Presa di posizione dell'Anpi contro l'apertura della sede del movimento della Testuggine che sta per essere aperta al Piano

«La Costituzione Italiana e le leggi Scelba e Mancino sono chiare. Le organizzazioni e i movimenti che si richiamano al fascismo sono illegali e vanno sciolte. Gli organi dello Stato, preposti al rispetto del nostro ordinamento statuale, hanno il dovere di ottemperare a quanto previsto dalla nostra legislazione che vieta “ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi” e “persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista ... denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza». L'Anpi di Ancona scende in campo e a meno di due giorni dall'inaugurazione della sede di CasaPound al Piano prende posizione. «Il rispetto di queste leggi – si legge in una nota - a cui da tempo l’ANPI si richiama, va preteso a Roma come ad Ancona, tanto più quando autoproclamatisi “fascisti del terzo millennio” si ergono a difesa di una fantomatica identità nazionale calpestata ignominiosamente proprio dal ventennio fascista, macchiatosi col sangue di Matteotti, di Gobetti, di Gramsci e dei tanti incarcerati, confinati ed esiliati. Lo stesso fascismo responsabile della criminale guerra coloniale e del martirio del popolo etiope, delle vergognose leggi razziali e, con gli alleati nazisti, dei milioni di morti di una delle più spaventose tragedie dell’umanità come fu la seconda guerra mondiale».

«È paradossale - proseguono i partigiani - che in questo Paese, mentre viene arrestato un rappresentante delle istituzioni come il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, per essere riuscito a costruire un modello di accoglienza e di integrazione portato come esempio a livello mondiale, sia consentito a manipoli di sedicenti “sovranisti”, finanziati non si sa bene quanto e come anche da formazioni e soggetti stranieri, di imperversare nella penisola con atti intimidatori e di intolleranza. Questo ad Ancona non sarà consentito. Mentre esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà al Sindaco di Riace, facciamo appello, con altrettanta determinazione, alle istituzioni tutte, alle forze sociali e politiche, alle associazioni di rappresentanza e di partecipazione perché l’escalation xenofoba, razzista ed eversiva, che alimenta e produce paure e insicurezza sociale, va fermata contrastando, in primo luogo, povertà, precarietà e ingiustizie che minano lo stesso assetto democratico del Paese. Con questo spirito l’Anpi insieme a Cgil, Cisl, Uil, Amnesty International, Anolf, Arci, Ass. Festa per la Libertà dei Popoli, Ass. Gulliver, Circolo Laboratorio Sociale, Cngei Scout, Terza Via, Libera, di Ancona abbiamo aderito e parteciperemo alla prossima Marcia della Pace, Perugia-Assisi, che si terrà domenica 7 ottobre prossimo. Il bisogno di pace, di solidarietà e di umanità è di nuovo un grande imperativo sotto la cui bandiera è fondamentale si raccolgano quanti non si rassegnano e si battono contro le disuguaglianze, le ingiustizie, le discriminazioni, le violenze, i razzismi, le xenofobie e i fascismi».

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