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Faro del Cardeto, Tombolini e Rubini insieme: «No al ristorante»

Ancona 60100 e Sel presentano una proposta di deliberazione per fermare il progetto di ristorante stellato: «Consiglio comunale estromesso»

Il consiglio comunale sia chiamato a decidere il futuro utilizzo del Faro al parco del Cardeto come stabilito da Piano regolatore di Ancona. Contro l’ipotesi progettuale di un ristorante stellato in quello che oggi è un manufatto storico abbandonato e per il quale il Demanio sta valutando un proposta di concessione a privati giunta con il bando nazionale “Valore Paese” si schierano Stefano Tombolini (Ancona 60100) e Francesco Rubini (Sel- Ancona Bene Comune). I due capigruppo hanno depositato una proposta di deliberazione che chiede di togliere l’uso ricettivo è commerciale dall’area in favore di destinazioni d’uso pubbliche. «L’amministrazione - attacca Tombolini - ha agito in totale spregio del consiglio comunale. Anziché chiamarlo a decidere, come previsto dalle norme tecniche di attuazione del Prg, il 23 agosto scorso ha approvato con l’Agenzia del Demanio una convenzione per la valorizzazione del Faro».

Critica alla quale si aggiunge il fatto che «nessuno di questa amministrazione - aggiunge Tombolini - ha partecipato alla commissione tecnica per valutare il piano economico finanziario di questo progetto». L’atto ora è depositato ma i promotori non si fanno illusioni. Al di là della calendarizzazione, la maggioranza sembra compatta e gli stessi Verdi sono favorevoli alla concessione al privato. «È evidente- conclude Rubini - che la delega data al Demanio è totale come è avvenuto sugli altri beni principali della città: è così per la Caserma Stamura come per i Mutilatini a Portonovo. Se questo è il modo di amministrare il parco del Cardeto non è necessaria una giunta ma basta un ragioniere».

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