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Conti Marche, disco verde: ok del Consiglio al Bilancio 2020

Disco verde del Consiglio regionale delle Marche al rendiconto generale della Regione 2020

Disco verde del Consiglio regionale delle Marche al rendiconto generale della Regione 2020. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza con il voto contrario del Pd e l'astensione del M5S e di Rinasci Marche. Il totale delle entrate accertate nell'esercizio finanziario dell'anno scorso ammontano ad oltre 5,2 miliardi (quasi 4,6 miliardi riscossi e versati e più di 600 milioni da riscuotere) mentre le spese di competenza ammontano ad oltre 5,3 miliardi (4,6 miliardi pagati e 750 milioni da pagare). «Questo rendiconto 2020 è stato gestito solo per due e mesi e mezzo dalla nuova amministrazione regionale che poco dunque ha potuto incidere- spiega la relatrice di maggioranza Jessica Marcozzi (Fi)- La spesa sanitaria incide per il 74% sul bilancio regionale. C'è una criticità evidenziata anche nel giudizio di parifica della Corte dei Conti ed è la mobilità passiva. Nel 2015 era pari a 26 milioni di euro mentre oggi ammonta a 63 milioni». Altri rilievi riguardano "le liste d'attesa e l'eccesso di spesa farmaceutica e su questo fronte stiamo intervenendo con una riorganizzazione del sistema sanitario". Il risultato di amministrazione della Regione per il 2020 ammonta a 471,69 milioni di euro, con il rispetto del pareggio di bilancio, nonostante la pesante incidenza della pandemia con maggiori spese e generale contrazione della capacità di investimento.

«Quasi 13 milioni per la sanità sono rimasti nel cassetto ma ci sono buone possibilità di recuperare l'ingente importo per il Fondo sanitario che nel 2020 non è stato utilizzato dalla Regione nonostante fosse previsto dal Decreto Rilancio- sottolinea la relatrice di minoranza Marta Ruggeri (M5S)- Preso atto del parere favorevole espresso dall'organo di revisione economico finanziaria e della parifica della Corte dei Conti, con l'astensione il M5S ha voluto dare un segnale di responsabilità ai marchigiani, tuttora alle prese con le difficoltà poste da una delicata fase della pandemia". Nel corso della discussione è stato bocciato un ordine del giorno, a firma del gruppo Pd, con cui si chiedeva la revoca del provvedimento di nomina del segretario generale di giunta e relativa erogazione delle retribuzioni. "La giunta ha operato male- commenta il dem Fabrizio Cesetti- Noi nel 2020 le quote di avanzo vincolato le svincolammo a maggio mentre nel 2021 è stato fatto solo con un emendamento al rendiconto dopo l'avvenuta parifica". Insomma, per il consigliere Pd "l'amministrazione doveva tempestivamente svincolare quote di avanzo. Poteva e doveva svincolare quote di avanzo, per destinarle a cittadini ed imprese, nella scorsa primavera quando la giunta ha approvato rendiconto. Senza aspettare il giudizio di parifica». (Dire)

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