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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Politica

Assistenza, trasporto, integrazione: in Regione 13 milioni a bilancio per la disabilità

Saranno impiegati per assistenza domiciliare, progetti di integrazione e socializzazione, trasporto, centri socio educativi, integrazione scolastica e lavorativa, tirocini e borse lavoro, ausili tecnici e abbattimento delle barriere di comunicazione

Circa 13 milioni stanziati nel bilancio regionale di previsione 2014 a favore delle persone con disabilità saranno impiegati per l’assistenza domiciliare domestica ed educativa, per progetti di integrazione e socializzazione, per il trasporto, per i centri socio educativi riabilitativi diurni, per l’integrazione scolastica e lavorativa, per tirocini e borse lavoro, per ausili tecnici  e per l’abbattimento delle barriere di comunicazione.

Lo ha stabilito questa mattina la giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Servizi sociali Luigi Viventi, dopo il parere positivo espresso dalla consulta regionale per le persone con disabilità.

La delibera stabilisce i criteri di applicazione e le modalità di impiego delle risorse. I fondi saranno erogati agli Ambiti sociali e alle Province.

“Si comincia così a dare attuazione – afferma Viventi – al programma di interventi per il sociale, al quale la giunta regionale non ha inteso apportare tagli, consapevole del fatto che si tratta di uno dei settori strategici in questo particolare momento di difficoltà”.

Per giungere all’approvazione definitiva è necessario, a questo punto, il passaggio in Assemblea legislativa. Le politiche di intervento in favore delle persone con handicap sono promosse e coordinate dalla Legge regionale 18/1996, che prevede la valorizzazione delle iniziative volte all’integrazione sociale, scolastica e lavorativa dei disabili. Nel 2012, come indica il Centro regionale di ricerca e documentazione sulle disabilità, 7694 utenti hanno beneficiato degli interventi previsti dalla legge regionale, con il coinvolgimento di 185 enti locali. L’integrazione sociale è il criterio base di tutti gli interventi. In quest’ottica molti di essi sono strutturati in modo tale da favorire la permanenza del disabile all’interno del proprio nucleo familiare e nel contempo a offrirgli una serie di supporti e servizi che consentano l’inserimento nel contesto sociale. Sempre nella stessa ottica sono incentivate le iniziative presso i Centri sociali di aggregazione: strutture aperte alla collettività, in cui il disabile possa vivere momenti di aggregazione, finalizzati a sviluppare l’autonomia e le potenzialità individuali. Ai Comuni singoli e associati è concesso anche il finanziamento per le spese sostenute per attivare specifici servizi di trasporto individuale o collettivo, per il trasporto scolastico, per l’acquisto di pulmini appositamente attrezzati e per il sostegno alle famiglie che sostengano spese per il trasporto dei disabili in particolari casi (riabilitazione, visite specialistiche, frequenza dei centri sociali…).

Il finanziamento ai centri socio educativi riabilitativi diurni, inoltre, sono rivolti alle persone disabili con notevole compromissione delle autonomie funzionali, che abbiano adempiuto all’obbligo scolastico, mentre per i ragazzi disabili in età scolare (dal nido alla scuola superiore) sono ammesse a finanziamento le spese che i Comuni singoli o associati sostengono  per l’assegnazione di operatori-educatori per un determinato monte ore, che varia a seconda del tipo e del grado di scuola. A questi interventi sono poi da aggiungere i progetti per la vita indipendente, per il sollievo, per il sostegno alle strutture residenziali e per l’autismo, finanziati dalla regione Marche in appositi capitoli, per un totale di circa 15 milioni.

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