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Bilancio del Comune, Cna: «Attivare un tavolo di confronto sulle tasse»

L’indagine Cna “Comune che vai fisco che trovi”, pone Ancona al 45esimo posto su una graduatoria nazionale di 135 comuni considerati

«La Cna di Ancona riconosce l’impegno compiuto in questi anni dall’Amministrazione Comunale per contenere il peso della tassazione locale». L’indagine Cna “Comune che vai fisco che trovi”, pone Ancona al 45esimo posto su una graduatoria nazionale di 135 comuni considerati e con il suo 59,4% di total tax rate, al di sotto della media nazionale (61,2%) e regionale (60,6%).

«Riteniamo comunque - continua Cna - che ci siano ancora margini di miglioramento perché il livello della tassazione è ancora troppo pesante per le imprese. Per tale ragione, la Cna ha chiesto, nell’ambito di un recente convegno, la costituzione di un tavolo tecnico sulla corretta applicazione del regolamento Tari sulle aziende. La questione Tari è infatti uno dei punti essenziali da sciogliere secondo la Cna, in quanto le imprese, non potendo per legge conferire in discarica i rifiuti prodotti nell’ambito della propria attività, devono per questo rivolgersi a smaltitori privati pagando profumatamente. Quindi il pagamento della Tari dovrebbe interessare solamente le superfici su cui non insistono attività produttive coerentemente con quanto previsto dalla normativa nazionale. Il regolamento comunale sulla Tari prevede una riduzione forfettaria che Cna chiede di rimodulare. Altra questione di vitale importanza per la Cna è una migliore ripartizione tra Imu e Tasi, appena sarà possibile. Infatti, abbassando la quota Imu (indeducibile) e alzando la Tasi il comune può contare sulle stesse entrate ma l’imprenditore risparmia in quanto la Tasi è deducibile». 

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