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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fondi Periferie, il sindaco chiama la città in piazza: "I patti si rispettano"

Il sindaco Valeria Mancinelli ha annunciato un incontro di sensibilizzazione aperto a tutta la cittadinanza. Si parlerà degli interventi a rischio bloccati dal Milleproroghe

Il sindaco Valeria Mancinelli ha annunciato per sabato 1° settembre un incontro di sensibilizzazione aperto a tutta la cittadinanza nel quartiere Archi. La richiesta, appoggiata da altri sindaci della regione, è relativa allo sblocco dei fondi per il bando periferie e la conseguente modifica del Decreto Milleproroghe. Il sit-in si chiamerà: "I patti non hanno colore, si rispettano".  Alle 19, in Piazza del Crocifisso verranno proiettati su un maxischermo le immagini degli interventi oggi a rischio, il contratto, i numeri salienti degli altri progetti italiani coinvolti. Parleranno il sindaco, i rappresentanti delle associazioni di categoria (tutte consapevoli anche dell'opportunità, in termini di lavoro e sviluppo imprenditoriale, che 16 milioni di lavori in fase di appalto potrebbero generare), i cittadini degli Archi, i pescatori, commercianti, i rappresentanti delle case di via Marchetti e via Pergolesi che si sono costituiti due anni fa in supercondominio e hanno garantito un co-finanziamento all'operazione di loro interesse. A contorno, sotto i portici, sarà possibile firmare la petizione  (disponibile anche on line), prendere aperitivi e ascoltare musica itinerante. E' un'iniziativa che vuole sensibilizzare il Parlamento sulle esigenze che gli stessi cittadini esprimono, auspicando una soluzione di buon senso e coerente con le esigenze dei territori.

Il bando periferie

Interessano fino a 35 milioni di persone, metà della popolazione italiana, i progetti che sono stati ammessi nel 2017 ai fondi previsti per il cosiddetto bando delle Periferie- di cui sono beneficiarie 96 città, alcune delle quali di dimensione metropolitana (Venezia, Roma, Napoli)- progetti oggi in bilico dopo che il Senato nelle scorse settimane ha votato l'emendamento con il quale sostanzialmente si congelano fino al 2020 (senza certezze per il dopo) fondi per circa 1 miliardo e 600 milioni di euro. Dando seguito ai contatti dei giorni scorsi tra i sindaci delle Marche, avviati dal sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, e gli appelli lanciati ai parlamentari delle Marche affinché l'emendamento non arrivi al voto della Camera l'11 settembre, ieri mattina presso la sede del Comune di Ancona si sono susseguiti alcuni incontri, condotti dal Sindaco del capoluogo marchigiano , dapprima con le associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, quindi con altri sindaci e parlamentari marchigiani. Al termine della mattinata i rappresentanti delle istituzioni hanno incontrato la stampa per lanciare un appello congiunto. In particolare erano presenti agli incontri: l'onorevole Francesco Acquaroli (Fratelli d'Italia, componente della Commissione Finanze), l'on. Mario Morgoni del gruppo parlamentare PD, il sindaco di Macerata, Carancini con l'assessore all'Urbanistica Casoni, il Sindaco di Urbino, Gambini, l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pesaro, Belloni. Il sindaco di Fermo, Calcinaro, pur non presente per sopravvenuti impegni inderogabili, ha inviato una formale adesione all'iniziativa. Altri parlamentari - chi si trova all'estero, che impegnato in altre situazioni istituzionali- incontreranno il sindaco Mancinelli nelle prossime ore e nei prossimi giorni, eccezion fatta per i deputati pentastellati che hanno preso le distanze dalla questione. 

“La mobilitazione dei sindaci delle città interessate- ha sottolineato ancora una volta Valeria Mancinelli- è necessariamente trasversale e interessa amministrazioni con diverse maggioranze mettendo tutti d'accordo su quello che è lo snodo centrale: non vanificare il lavoro svolto, con grave danno per la comunità marchigiana e nazionale. Sono state messe in moto, in virtù dei contratti firmati con il Governo, risorse notevoli necessarie a riqualificare pezzi di città che sono in condizioni di degrado. I Comuni hanno lavorato con impegno, in ottemperanza con le scadenze poste dal Governo, parliamo di circa 300 progetti già cantierabili, della possibilità di partire a breve con interventi che metteranno in moto lavoro, imprese, occupazione. E' perciò importante spiegare, come abbiamo fatto nuovamente, e continueremo a fare con i nostri parlamentari e con le associazioni di categoria, quelle che sono le ragioni fondanti, per ottenere il massimo sostegno affinché il Governo ripristini la fisiologia del finanziamento.” Sarebbe “un impoverimento complessivo”, per il sindaco di Macerata Carancini l'eventuale blocco dei fondi : “chiediamo- ha detto ai giornalisti- che la vicenda non diventi una guerra politica di appartenenza” con un chiaro riferimento ai parlamentari del Movimento 5 stelle che non hanno aderito alla mobilitazione dei sindaci. Favorevole ad una “azione unanime” l'on. Francesco Acquaroli che ha garantito l'impegno in Commissione “ per non vanificare il lavoro di due anni condotto dai 96 Comuni che, dopo il danno, ora subisco la beffa”. Settanta milioni di euro la cifra in stand- by che riguarda le Marche, i cui Comuni (eccezion fatta per Ascoli Piceno che si è vista confermare i propri progetti, rientrando nel primo finanziamento già approvato) vedono a rischio ora il risanamento di siti quali l'ingresso nord di Ancona, il Lido Tre Archi, l'ex centro fieristico di Macerata, un sito produttivo in rovina nell'urbinate e un'area vicino alla stazione di Pesaro anch'essa fortemente degradata. Anche il capogruppo consiliare si Ancona di F.I. Ciccioli ha dato il suo assist per Ancona, additando l'urgenza di intervenire nella zona Archi-Palombella.
 

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