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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ausili (FDI): «Sostegno anche al mondo marchigiano delle BCC per scongiurare eventuali rischi derivanti dalle riforme del settore a livello europeo»

È questo l’obiettivo della mozione, primo firmatario il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marco Ausili, e sottoscritta da tutti i partiti di maggioranza che sostengono l’Esecutivo Acquaroli e successivamente anche dai consiglieri di opposizione, discussa e approvata all’unanimità nella seduta odierna dell’Assise regionale.

ANCONA – “Sostenere il mondo del credito cooperativo regionale, al marzo 2022 attivo con 14 istituti Bcc con sede legale nelle Marche, per un totale di 191 sportelli (il 26,7% degli sportelli bancari operanti in regione) e una presenza in 105 comuni marchigiani (in 13 Comuni l’unica presenza bancaria è rappresentato da una filiale di una BCC), attraverso un'azione di pressing sul Governo per rivedere alcuni articoli del regolamento europeo che costituiscono un rischio di svantaggio competitivo per il sistema Italia”. È questo l’obiettivo della mozione, primo firmatario il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marco Ausili, e sottoscritta da tutti i partiti di maggioranza che sostengono l’Esecutivo Acquaroli e successivamente anche dai consiglieri di opposizione, discussa e approvata all’unanimità nella seduta odierna dell’Assise regionale.
“Pur precisando che la mozione non riguarda competenze dirette della Regione, ho fatto mie le sollecitazioni giunte dalla Federazione Marche delle BCC nel presentare ed approvare questo atto sulla stregua di quanto avvenuto, quasi sempre all’unanimità, in altre Regioni italiane, con il pieno sostegno di tutta la maggioranza, che ringrazio. La mozione sottolinea il problema del drastico calo del numero di filiali bancarie sul territorio: in Italia nell'ultimo decennio hanno chiuso 12mila unità, una riduzione del 36%, con il conseguente aumento del numero di comuni sprovvisti di servizi bancari. In controtendenza, il sistema del credito cooperativo ha invece aumentato del 2,1% il numero di filiali tra il 2008 e il 2020. E questa realtà è particolarmente presente nelle Marche, dove le 14 Bcc rappresentano il 26,7% della rete bancaria regionale, dando occupazione e garantendo il mantenimento di una capillare presenza territoriale che è stato uno degli elementi che ha permesso alle banche della categoria di finanziare il territorio e sostenere l'economia locale anche nelle fasi di congiuntura avversa. Un sistema virtuoso che può essere messo a rischio dalla riforma organizzativa del credito cooperativo, che impone alle Bcc di aderire ai Gruppi bancari cooperativi (Gbc), parificando gli istituti alle banche con attivo superiore ai 30 miliardi, con le relative conseguenze regolamentari e un significativo aggravio di adempimenti. A questa novità si aggiungono le linee guida europee in materia di credito deteriorato, oltre al quadro di regole e vigilanza sui Gbc. Tutte criticità che andrebbero riviste e su questa scia si innesta la Mozione che chiede alla Giunta regionale, anche nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili favorendo la presenza di servizi bancari in particolare nelle aree interne e di montagna, di agire sul Governo per sollecitare l'adeguamento di queste regole, con la modifica di alcuni articoli del regolamento Ue e il riconoscimento della natura mutualistica del credito cooperativo. Il tutto – conclude - sollecitando un intervento unitario su questo tema da parte della Conferenza delle Regioni e del Comitato europeo delle Regioni, nei confronti del Governo italiano e del Parlamento europeo”.
 

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