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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Indennità Giunta, il sindaco: «Non rinunciamo all’aumento, vi spiego perché»

La Mancinelli: «Il costo di un sindaco è inferiore a quello di un preside di scuola media. Adeguamento più che dovuto e rinunciare non porterebbe benefici ai cittadini»

ANCONA - «Se il Comune non usasse quella quota parte di soldi, interamente coperti da un fondo statale e che non gravano sul bilancio comunale, questi tornerebbero allo Stato e non potrebbero essere usati per altri scopi. Quindi no, non rinunciamo, perché anche se lo facessimo il beneficio non tornerebbe al bilancio del nostro Comune e ai nostri cittadini». Il sindaco Valeria Mancinelli replica all’interrogazione di Daniele Berardinelli (Forza Italia) sull’aumento previsto nel 2022 dell’indennità di sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. Il riferimento è a una legge del dicembre del 2021 che prevede l’aumento dell’indennità per gli amministratori locali a partire dal 2022 e, in crescendo, fino al 2024. «L’adeguamento è la risposta a una richiesta portata avanti dall’Anci molti anni fa- spiega la Mancinelli- la gradualità è tale che nel 2022 scatta solo il 45% dell’aumento previsto. Il maggior costo viene totalmente coperto dallo Stato. «Quello a cui possiamo rinunciare, cosa che credo faremo- spiega il sindaco- è l’accelerazione dell’adeguamento previsto fino al 2024. Se un Comune che non è in dissesto vuole anticipare la gradualità degli aumenti deve usare fondi propri, questo noi non lo faremo».

«Proprio due anni fa i consiglieri comunali e me in prima linea fummo tra queli che fecero una battaglia per difendere il diritto all’indennità, ancora misera, dei consiglieri comunali- continua la Mancinelli- il tema delle indennità è un tema vero. Anche alla luce dell’adeguamento, il “costo” per la collettività di un sindaco di capoluogo è inferiore a quello di un preside di scuola media. E’ apri al doppio di un operaio di quinto livello dei metalmeccanici. E’ il 30% in più del costo di un operaio di Anconambiente ed è inferiore al costo di un consigliere regionale. L’adeguamento- prosegue il sindaco- è più che dovuto. Il tema non è questo, un chirurgo costa più di un sindaco ma gli si chiede di fare bene il suo lavoro. A noi, lo stesso. Se uno fa bene il suo mestiere, l’indennità è giusta».

«Questa risposta dimostra scarso senso delle istituzioni, perché sarebbe comunque un risparmio- replica Berardinelli- se poi l’adeguamento deve essere parametrato all’attività delle persone, allora lei che lavora part-time dovrebbe ridurlo almeno della metà. Qualche assessore, invece, per quello che fa, dovrebbe avere la stessa indennità di una persona che lavora per metà giornata in un ufficio di basso livello».

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