Crisi energetica, dalle Marche il pacchetto di richieste al Governo Meloni
L’atto di indirizzo unitario è la sintesi di tre proposte di mozione, la prima a firma del Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, la seconda della consigliera del M5S, Marta Ruggeri, la terza del gruppo Pd, prima firmataria la consigliera Micaela Vitri
Sono molteplici le richieste di impegno contenute in una risoluzione sulla crisi energetica e i rincari delle bollette, approvata dal Consiglio regionale. L’atto di indirizzo unitario è frutto della sintesi di tre proposte di mozione sull’argomento presentate nell’ordine dal Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, dalla consigliera del M5S, Marta Ruggeri, e dal gruppo Pd, prima firmataria la consigliera Micaela Vitri. Nel provvedimento, partendo dalla ormai nota situazione di grave crisi energetica e dal grido d’allarme lanciato da famiglie ed imprese, viene chiesto al Presidente e alla Giunta regionale di attivarsi a due livelli di competenza.
In via indiretta, intervenendo con Parlamento e Governo italiano, affinché si possa eliminare l’aggancio del prezzo del gas alla Borsa di Amsterdam e si possa concretizzare l’attesa ipotesi di disaccoppiamento tra bolletta elettrica e prezzo del gas. Sempre intervenendo sul piano nazionale si possa arrivare al tetto del prezzo del gas e si lavori concretamente per un pieno utilizzo e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Nella mozione vi è poi un secondo pacchetto di richieste rivolte a stimolare un’azione diretta da parte di Presidente e Giunta regionale nel senso dell’incentivazione della creazione delle comunità energetiche, del miglioramento della programmazione delle risorse rinnovabili, della rateizzazione del costo delle bollette di luce e gas attraverso una interlocuzione forte con gli istituti di credito.
Da segnalare la richiesta di istituzione di una autorità regionale di controllo contro ogni forma di speculazione e la promozione e la diffusione di buone pratiche collettive per l’eliminazione degli sprechi energetici.
Nella risoluzione viene inoltre chiesto di valutare la predisposizione di un bando pubblico per sostenere l’attività degli impianti natatori, un bando finalizzato alla manutenzione e riqualificazione energetica degli stessi impianti di natura pubblica e di istituire uno specifico fondo anticrisi per sostenere le piccole e medie imprese e le famiglie maggiormente colpite dalle conseguenze generate dal rincaro delle bollette di energia e gas.