Arretramento ferrovia, Berardinelli (FI): «Convegno sminuito, si preferisce screditare»
«Disprezzo, questo sì, inaccettabile, che certe (con la “e”, non è un errore) personaggi manifestano per tutto ciò che non possono etichettare con il loro marchio politico»
ANCONA - «Ieri in consiglio comunale abbiamo affrontato ancora una volta un tema che ci sta molto a cuore, grazie ad una mozione del collega Vecchietti sull’arretramento della ferrovia. Gli interventi della maggioranza, tra il patetico e il ridicolo, tendevano solo a screditare il progetto, parlando di “tempi biblici”, detto da chi amministra da trent’anni una città e da decenni deve ancora proporre un progetto credibile per l’uscita dal porto, o di “costi enormi”, come se fosse il Comune a dover spendere risorse che non ha e non ci fossero invece miliardi già a disposizione delle Ferrovie e fondi PNRR da investire nel nostro territorio per il rilancio e lo sviluppo e come se Pesaro e Fano non stiano già lavorando per questo». Lo scrive un una nota il consigliere comunale Daniele Berardinelli (Forza Italia).
«Definire “un disegno” un Convegno organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona, assieme alla Camera di Commercio Marche con il suo Presidente, alla Regione Marche e al Comune di Falconara, dimostra il disprezzo, questo sì, inaccettabile, che certe (con la “e”, non è un errore) personaggi manifestano per tutto ciò che non possono etichettare con il loro marchio politico, generando solo un senso di commiserazione- continua il consigliere- un Convegno su un importante, direi fondamentale, progetto per lo sviluppo del nostro territorio, condiviso anche da Camera di Commercio e dai sindaci di città anche amministrate dal Centrosinistra come Pesaro o Senigallia (a suo tempo, ora governata dal CDX, anch’esso d’accordo) o dal Presidente della Provincia di allora quando modificò appositamente il piano regolatore provinciale inserendo alcune varianti funzionali, Giancarli (PD), con l’illustrazione di tutti i progetti collegati al progetto principale, svilito e umiliato con la definizione “un disegno”, come nella più becera tradizione della sinistra radical chic che preferisce screditare anziché il confronto. D’altronde cosa ci si può aspettare da certi personaggi buoni più per il tè in barca a Marinadorica durante una partita a canasta, perché il bridge è troppo complicato, o dalla “fatina dei numeri”, come lei stessa si era definita in consiglio, quando magnificava tra uno shooting fotografico e l’altro di firme con viceministro e autorità varie, la sostenibilità dell’uscita dal porto e sparava pubblicamente numeri di passaggi auto e tir, bocciata poi dal Ministro, anche lui del PD, in quanto economicamente “non sostenibile”. Ma la cosa incredibile che provoca tristezza qual è? Che vogliono difendere uno pseudo lungomare delimitato dalla Flaminia e le rotaie della ferrovia, solo perché con il loro timbro, paragonandolo ad un’opera che rivaluterebbe invece tutta la costa marchigiana arretrando dalla spiaggia le rotaie, dando nuova vita a quella parte del nostro territorio, sostenendo l’ambiente e creando migliaia di posti di lavoro rilanciando il turismo. Piuttosto, risponda la sindaco Mancinelli alla lettera inviatale dalla sua collega di Falconara, risposta poi risollecitata, così da capire se condivide anche lei il tentativo di rialzarsi e lavorare per lo sviluppo infrastrutturale ed economico del nostro territorio da sempre bistrattato, invece di far finta di nulla».