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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Area Marina Protetta, Altra Idea di Città: «Basta spettacoli indecorosi»

Il portavoce Alessio Moglie racconta il retroscena della della Commissione consiliare

«Quello andato in scena ieri durante la Commissione consiliare è stato uno spettacolo non degno delle istituzioni in ballo. La prima richiesta di informazioni sull'Area Marina Protetta del Conero da parte del Comune di Ancona verso il Ministero dell'Ambiente (ora Ministero della Transizione Ecologica) risale al 2013. Eppure ieri la sindaca, che ha di fatto diretto la Commissione al posto del Presidente Fazzini, ha voluto rivolgere ulteriori domande capziose al Direttore generale del Ministero Emanuela Spadoni, su fatti già noti, come a voler portare alla luce criticità inesistenti sull’AMP». Lo scrive Altra Idea di Città in una nota firmata dal portavoce Alessio Moglie. 

«Di tutta risposta- continua la nota- la Spadolini si è detta prima meravigliata di una convocazione del genere, proprio perché i contatti vanno già avanti da tempo e le informazioni sono già note, poi ha tenuto a precisare che non si era mai visto un tempo così lungo per un iter del genere. Dopo otto anni l’Amministrazione comunale torna a porre dubbi su questioni conosciute e sulle quali si era prima espressa positivamente, per poi tornare sui suoi passi. Dal 2019 in poi è iniziata l'opera di “frenata” da parte del Comune che non rispondeva neanche alle convocazioni delle riunioni del Ministero per trattare l’argomento. Se mai ce ne fosse stato bisogno, dopo l'episodio di “boicottaggio” del referendum sull’AMP, ecco l’ennesima dimostrazione che questa amministrazione non vuole ammettere di essersi ricreduta sul progetto e utilizza le istituzioni per rallentarlo. La Spadoni ha tenuto anche a fari capire, educatamente, che il ministero non aspetterà in eterno il Comune di Ancona, e che se non dovesse arrivare una risposta definitiva in tempi brevi l'iter per l'AMP del Conero verrà chiuso. Quindi dopo aver cambiato idea nel giro di anni, aver disertato e strumentalizzato le riunioni sul tema e aver boicottato il referendum, adesso l’Amministrazione sta seriamente rischiando di perdere il treno per l'istituzione dell'Area Marina Protetta del Conero. Evidentemente ci sono interessi più importanti da salvaguardare rispetto alla tutela dell'ambiente e della collettività». 

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