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Regione Marche: approvato piano sociosanitario

Regione Gian Mario Spacca. "Ora il sistema è definito: con parità di accesso ai servizi per tutti i cittadini, in qualsiasi località vivano"

“L'appropriatezza sarà il fulcro centrale su cui orientare l'azione nel settore della sanità marchigiana nel prossimo biennio". Lo hanno sottolineato più il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, l'assessore alla Sanita', Almerino Mezzolani, e il direttore del Dipartimento salute, Carmine Ruta, presentando questa mattina il Piano sanitario regionale approvato ieri dal consiglio. Il governatore ha parlato di "risultato straordinario", perché permette alle Marche di contare sul piano degli investimenti, sul piano di riorganizzazione e sul piano socio sanitario.

  "Nessun'altra regione in Italia - ha aggiunto Spacca - può dire altrettanto. A questo punto l'intero sistema e' definito, abbiamo tutti i riferimenti e gli strumenti per poter proseguire con grande coraggio e determinazione l'azione di efficientamento, qualificazione ed equanimità del sistema sociosanitario, con parità di accesso di tutti i cittadini".
  Mentre sui posti letto per 'acuti' le Marche sono al di sopra della media nazionale, per quelli sociosanitari, in particolare per la non autosufficienza, la regione registrava un forte deficit: il piano riequilibra la dotazione di posti letto per acuti con quelli delle strutture a carattere sociosanitario.
  L'assessore Mezzolani ha sottolineato che "e' la prima volta che la Regione approva un piano socio-sanitario, cioè con una integrazione tra sanità e servizi sociali".

"In questo modo - ha aggiunto - si completa un percorso normativo che ci permetterà un'azione di riforma in continuità con quanto fatto fino ad oggi". Mezzolani ha anche ricordato che le Marche hanno "conquistato i vertici delle classifiche sulla sanità nazionale per qualità e sostenibilità economica ed e` nostra intenzione continuare con coraggio e rapidità su questa strada superando i campanilismi. L'appropriatezza nella sanità ci consentirà di liberare risorse che faranno crescere il sociale". Il direttore del Dipartimento Ruta, scendendo nei particolari, ha evidenziato "la necessità di una riforma strutturale per abbattere i ricoveri impropri a favore del rafforzamento della rete di lungodegenza".

"Altrettanto importante - ha aggiunto - e' l'innovazione: grazie alle nuove tecnologie, in un futuro prossimo, potremo potenziare la prevenzione e la predizione, lavorando sulla genesi della malattia e risparmiando di conseguenza sulle cure. La nostra frontiera e' quella della medicina molecolare"
 

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