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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Regione, il Pdl: “Ridurre le spese”. Marcolini replica: “Già fatto”

Massi e Ceroni (Pdl) lanciano l'appello alla riduzione delle spese "a partire da quelle della giunta". L'assessore al bilancio: "Ecco cosa abbiamo fatto fino ad ora"

Ridurre subito le spese della Regione Marche, ”a partire da quelle della giunta, di cui finora si è parlato poco”. Questo l’appello lanciato dal capogruppo regionale del Pdl Francesco Massi e dal coordinatore regionale del partito, l’onorevole Remigio Ceroni. Il Pdl propone anche la riduzione del numero dei consiglieri regionali, un taglio ai costi delle spese di staff della giunta, l'uscita della Regione dalla Svim.

LA REPLICA DI MARCOLINI. Ha replicato a strettissimo “giro di agenzie” l’assessore al Bilancio Pietro Marcolini: “Le Marche sono oggi tra le Regioni virtuose e prese come benchmark sui costi della politica anche grazie all’impegno serio, rigoroso e anticipatore portato avanti dal Governo regionale fin dalla scorsa legislatura, certificato da dati e da atti amministrativi concreti e verificabili.. Penso che la battaglia agli sprechi sia infinita e che anche nelle Marche ci sia  ancora un lavoro da fare, ma penso che il consigliere Massi e l’onorevole Ceroni, da marchigiani, di fronte alle legittime preoccupazioni dei cittadini e di fronte agli scandali insopportabili in discussione questi giorni, dovrebbero essere più orgogliosi delle misure messe in campo dalla Regione che consentono a tutti, oggi, di presentare le Marche come regione sobria e virtuosa a livello nazionale, invece di alzare una polemica sterile e senza fondamento. Solo alcuni esempi concreti di riduzione di costi:

-consulenze esterne ridotte di -96%, passate da quasi 6 milioni di euro nel 2004 a 240 mila nel 2012;
-taglio della spesa del personale di –10 milioni di euro dal 2008;
-personale regionale ridotto di -147 unità dal 2008;
-costi delle auto di servizio e autisti ridotti di -48%, costi auto blu praticamente azzerati;
-taglio di -34% dei premi dei dirigenti regionali.

Ma sono tantissime le misure adottate e certificate in atti concreti che hanno consentite una riduzione di spesa complessiva di -30 milioni di euro, spostando risorse dagli apparati ai servizi per i cittadini: soppressione e revisione di enti regionali (Ente Fiera, Erap, Autorità d’Ambito, ecc.); abolizione di CDA; taglio di spese per commissioni, collegi e comitati; blocco del turn-over; riduzione di dirigenti, servizi regionali e dei relativi compensi; soppressione delle zone sanitarie; revisione dei distretti; ecc..”
 

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