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Sinistra Italiana dorica non va da Grasso: appoggio a Potere al Popolo

Numerosi esponenti di sinistra, da varie esperienze, hanno scelto: «Votiamo ma poi occorre costituente per riunirci tutti in un unico soggetto politico»

Ad Ancona lavorano al cantiere di Un'altra idea di città, di Pd non ne vogliono sapere e anche Liberi e Uguali non convince. Che fare, dunque, alle Politiche di marzo. Tante esperienze di sinistra – Sinistra Italiana, indipendenti, area Tsipras – che anzichè confluire in LeU e seguire Pietro Grasso hanno preferito appoggiare Potere al Popolo. Una nuova formazione di sinistra che sembra attirare parecchi consensi tra una base sempre più spaesata dalle moltitudini di sigle nell'universo della sinistra post comunista.

Tra questi ci sono Francesco Rubini, consigliere comunale dorico eletto con Sel (poi confluita in Si) e l'ex assessore regionale Edoardo Mentrasti ma anche l'ex sindaco di Santa Maria Nuova Angelo Santicchia. «In LeU ci sono contraddizioni – spiegano – come si registra peraltro – fin da subito – nella vicenda delle elezioni regionali del Lazio e nel mantenimento di alleanze locali col PD come nella Regione Marche (ad opera nella fattispecie di MDP) e nelle dichiarazioni possibiliste di Grasso riguardanti il dopo voto. Potere al Popolo ha dei limiti ma secondo noi è la strada giusta. È una lista che ha freschezza e ha al suo interno un elemento giovanile importante. Votiamo ma poi occorre avviare una costituente. Occorre fare un passo indietro per riunire tutte le anime della sinistra».

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