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Barriere architettoniche, Ancona non rispetta le leggi: presentato un esposto in Procura

A denunciare il fatto l'associazione Luca Coscioni: "Ci siamo rivolti alla magistratura per avere giustizia, per far rispettare i diritti delle persone disabili; valutando eventuali responsabilità degli amministratori e dirigenti del Comune"

Esposto contro il Comune di Ancona per il mancato rispetto delle norme sulle barriere architettoniche. A denunciare il fatto l'associazione Luca Coscioni, che si occupa della libertà della ricerca scientifica, dei diritti dei malati e delle persone con disabilità. L'esposto è stato inviato alla Procura della Repubblica di Ancona lo scorso 2 agosto. «Ci siamo dovuti rivolgere alla magistratura per avere giustizia, per far rispettare i diritti delle persone con disabilità motoria e sensoriale, far rispettare la legge; valutando eventuali responsabilità degli amministratori e dirigenti del Comune di Ancona» spiega Renato Biondini, segretario cellula di Ancona associazione Luca Coscioni.

Tre anni fa, nel 2012, l'associazione ha avviato un'iniziativa per verificare se le Pubbliche Amministrazioni delle Marche avevano adottato i PEBA (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) come previsto dalla legge n. 41 del 1986 e dalla legge della Regione Marche n.52 del 1990. La norma obbligava le P.A. a programmare le opere di abbattimento delle barriere architettoniche/sensoriali presenti nei luoghi pubblici di propria competenza. Ma a distanza di 28 anni nulla si è mosso. Nell'esposto vengono ripercorsi tutti i passaggi.

Dal 2010 ad oggi si sono susseguite delibere del Consiglio comunale che impegnano la Giunta ad adottare il PEBA. Anche il Consiglio regionale nel 2014 ha approvato una risoluzione che impegna la Giunta regionale  a nominare i commissari ad acta per l’adozione dei PEBA nei comuni inadempienti. Il 19 giugno scorso è stata inviata anche una lettera di diffida all’amministrazione del Comune di Ancona. Con l'esposto, Biondini chiede alla Procura della Repubblica di Ancona di "voler accertare e valutare se nei fatti, atti e comportamenti dell’amministrazione comunale di Ancona, siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili".

«In questi tre anni abbiamo fatto molte iniziative. Alle passate elezioni amministrative avevamo proposto ai candidati sindaci una passeggiata in carrozzina per fargli capire le difficoltà che incontrano i disabili- afferma Biondini-. La città di Ancona presenta troppe difficoltà per le persone con disabilità motoria e sensoriale, mancano i semafori acustici per i non vedenti. Le difficoltà sono anche per salire sugli autobus e la segnalazione sonora alle varie fermate, altrimenti un non vedente non sa quando deve scendere. Sia la Regione che il Comune sono a conoscenza di questa situazione ma sono sorde. Speriamo di avere giustizia e che questa legge sia finalmente rispettata per la tutela delle persone disabili. Attendiamo i risvolti della vicenda». 

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