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Anci Marche scrive al presidente Letta e al ministro Delrio: "I sindaci non sono furbetti"

Le ultime esternazioni diffuse da numerosi organi di stampa attribuite al governo per le quali i sindaci sono stati definiti come "furbetti", non sono piaciute all'Anci Marche

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Le ultime esternazioni diffuse da numerosi organi di stampa attribuite al governo per le quali i sindaci sono stati definiti come "furbetti", non sono piaciute all'Anci Marche che ha provveduto ad inviare una lettera al Presidente del Consiglio Enrico Letta ed al Ministro Graziano Delrio a firma del presidente Maurizio Mangialardi.

Nella missiva il presidente Mangialardi definisce avvilente e sconcertante la delegittimazione che si fa della figura del sindaco che tra mille difficoltà cerca di garantire servizi essenziali ai cittadini.

"L'avvilimento - si legge - è per il metodo essendo stato chiesto (lo Stato a noi, e non viceversa) di far slittare l'approvazione dei bilanci comunali in attesa dell'approvazione della disciplina sull'abolizione della seconda rata Imu e, nel contempo, garantita da parte del governo la copertura di questa. All'oggi delle due, nessuna."

"Nel merito - continua il presidente di Anci Marche - sono i Sindaci, e non già il Governo, a farsi tutti i giorni carico dei sacrifici, le "scelte necessarie", chiesti a cittadini ormai esasperati dalla superficialità di annunci all'insegna dell'indecisione, alimentando così il senso di sfiducia e di antipolitica che il Paese intero rischia di pagare a carissimo prezzo".

Il richiamo ad una sorta di spending review volontaria dei Comuni italiani ha prodotto il risparmio di 16 miliardi di euro in 8 anni e conseguendo un saldo positivo di gestione. I conti dello Stato, nello stesso periodo hanno un segno di - 52,3: facile sarebbe, quindi, tirare le somme e capire dove cercare i "furbi".

"Ai sindaci - conclude Mangialardi interpretando il sentire di tutti i colleghi - venga almeno riconosciuto il senso di responsabilità e di sacrificio che, in nome e per conto dello Stato, chiediamo quotidianamente ai nostri cittadini, rispettando gli impegni ufficialmente assunti su mia esplicita richiesta, ad Ancona per voce diretta del signor Ministro e poi ribaditi, a microfono aperto, alla successiva assemblea dell'Anci di Firenze." "Il rischio è che minando le finanze dei Comuni si rischi seriamente di dover assistere allo sfacelo della tenuta sociale, economica e democratica di un intero Paese e delle sue istituzioni".

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