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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Mangialardi (Anci Marche): "Sindaci in piazza a Roma contro il governo: no alle videolottery"

L'oggetto del contendere è il rifiuto dei sindaci a veder ridotto il proprio ruolo ad esattori per conto dello Stato mettendoci tuttavia come sempre la faccia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

"La misura è veramente colma: così non si può andare avanti". E' un Maurizio Mangialardi arrabbiato e amareggiato quello che ha introdotto il direttivo di Anci Marche tenutosi ad Ascoli Piceno nel quale ha relazionato circa le decisione prese all'ufficio di presidenza nazionale e che ha chiesto ai colleghi sindaci delle Marche la massima partecipazione alla grande manifestazione in programma mercoledì 29 gennaio a Roma, nella quale tutti i primi cittadini italiani scenderanno in piazza per convergere poi al Teatro Quirino per l'Assemblea straordinaria degli 8mila Comuni italiani.
L'oggetto del contendere è il rifiuto dei sindaci a veder ridotto il proprio ruolo ad esattori per conto dello Stato mettendoci tuttavia come sempre la faccia, la riduzione del gettito con il passaggio dall'Imu alla Tasi, il rifiuto di ulteriori prelievi fiscali ai danni dei cittadini, la richiesta di avere pari risorse nel 2014 a quelle godute negli anni precedenti.

"Grazie alla piena condivisione di tutto il consiglio direttivo di Anci Marche, la macchina organizzativa dell'evento è già partita e dalla nostra regione organizzeremo un minimo di due pullmann che accoglieranno i sindaci con la fascia tricolore diretti a Roma per dire basta una volta per tutte - aggiunge Mangialardi - Quello che sta accadendo evidenzia la confusione e l'approssimazione che regna nei provvedimenti ministeriali in materia fiscale e che stanno screditando agli occhi dei cittadini anche il 1' riferimento istituzionale che è il Sindaco, costringendoci ad innalzare aliquote e introducendo fantasiose nuove tasse che poi non restano sul territorio quando alla nostra porta riceviamo ogni giorno decine di cittadini che chiedono aiuto per pagare le bollette e denunciare situazioni di drammatico disagio. Il confronto resta aperto con il governo soprattutto in vista la scadenza per la presentazione dei bilanci fissata al 28 febbraio".

Il direttivo di Anci Marche ha anche votato all'unanimità di predisporre un documento di sintesi che proponga una tassazione ulteriore a carico delle video lottery "il cui proliferare - ha concluso - sta trasformando le nostre città in casinò diffusi creando danni sociali enormi con sempre più soggetti che si rivolgono al Sert per combattere la ludopatia ed i problemi legati al gioco d'azzardo patologico".

Al danno dei costi sociali diretti ed indiretti in crescita, con dipendenze compulsive, disgregazioni familiari, devianze nei giovani, segue anche la beffa. Infatti, a fronte dell'aumento vertiginoso del fatturato legato al gioco d'azzardo, i ricavi per lo Stato sono aumentati solo marginalmente in quanto l'imposta media sulle entrate del gioco è inferiore all'11%, una cifra molto più bassa rispetto all'IVA al 22% che si paga normalmente sui beni di consumo. La proposta è quella secondo la quale i Comuni abbiano la possibilità di concedere o meno l'apertura di una sala giochi nel proprio territorio.

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