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Covid-19, Amadei (PDF): «La Regione non si limiti a informazioni generiche»

Questo ha dichiarato Gabriele Amadei, dirigente regionale del Popolo della Famiglia Marche e medico in pensione rigurdo l'emergenza coronavirus nelle Marche

«In questi giorni, dopo 15 di isolamento in casa, siamo costantemente bombardati da notiziari, talk-show (debitamente a distanza), bollettini ed informazioni sull’andamento di questa orrenda epidemia, i cittadini marchigiani assistono ad una surreale, poco piacevole e per nulla richiesta “competizione” per il quarto posto fra le zone più flagellate dell’Italia». Questo ha dichiarato Gabriele Amadei, dirigente regionale del Popolo della Famiglia Marche e medico in pensione.

«I bollettini della Protezione Civile (encomiabile) e ISS (unico vero riferimento scientifico affidabile) - continua - si alternano alle esternazioni accorate dei governatori di Lombardia e Veneto, che che spendono ogni loro energia per aiutare i loro cittadini. Nelle Marche giornalmente viene stilato il bollettino aggiornato del Gores, e la drammatica pagina che riguarda le persone che purtroppo con, o per, il virus non sono riuscite a vincere l’ultima battaglia. E’ un conteggio triste, perché insiste sui due dati  riportati come fondamentali: l’esito infausto riguarda ultra sessantenni e soprattutto con altre patologie concomitanti. Sicuramente i soggetti anziani sono affetti  facilmente da altre patologie. Per questi pazienti, con patologie ipertensive, cardiache e il diabete (le tre principali patologie della terza età), una polmonite interstiziale non è decisamente un evento favorevole. Su questi tristi dati c'è un'informazione veloce e precisa. Quello che manca, dell’informazione istituzionale, - conclude- sono le azioni dettagliate che il governo regionale sta attuando per far fronte all’epidemia. Esplorando la stampa, ma anche le info su telegram, apprendiamo che alcune strutture private faranno da appoggio ai pazienti no-covid delle strutture sanitarie, per liberare spazi e posti letto; apprendiamo per sentito dire che l’AO San Salvatore è stata destinata ad ospitare i pazienti infetti gravi della provincia; apprendiamo fra le altre notizie che c’è un bando per incaricare medici pensionati (manovra problematica, quella di chiedere a soggetti già a rischio, di esporsi all’agente infettivo)».

«Per il resto silenzio. I cittadini delle Marche hanno diritto di  sapere per esempio come  la Regione si sta organizzando per avere più spazi e posti letto, magari riattivando qualche struttura chiusa a suo tempo. Hanno diritto di sapere come si è interfacciata la Regione Marche con la Protezione Civile per l’approvvigionamento di strumenti e dispositivi medici, cosa si aspetta l’amministrazione a supporto delle sue strutture, nonché di sapere quanti dei 2000 sanitari promessi dal Governo e dal Ministero della Salute sarebbero destinati alla Regione Marche, e a che punto sono le eventuali integrazioni, a parte il richiamo dei pensionati. Infine credo sia loro diritto sapere anche quanti sono e come pensa la Regione di gestire gli aiuti economici promessi agli imprenditori, artigiani, partite IVA, commercianti che stanno affrontando questa tempesta economica. Il Decreto “Cura” Italia è stato discusso da pochissimo e a quanto appare, la sostanza è poca. Ha intezione la Regione di integrarlo con aiuti  e sgravi ( per quanto di competenza) in aggunta?. Concludo con un quesito forse ( se possibile) anche  più urgente degli altri: come intendono  la Regione Marche, e i relativi Comuni, aiutare economicamente e fisicamente le migliaia di persone, anche sole, che hanno problemi fisici e di salute e che per giunta devono vivere segregati e magari senza aiuti concreti, non ultimi i disabili soli e i caregiver? So di aver fatto domande scomode ma credo che l'informazione non debba essere solo corretta, come viene preteso dalle nostre istituzioni, ma anche completa e soprattutto trasparente al 100%. Non c’è bisogno di proclami, conferenze o annunci. Basterebbe citare i provvedimenti sulle pagine istituzionali, per dare modo  ai cittadini di conoscere le scelte e le decisioni che inevitabilmente li coinvolgeranno cambiando le loro vite in meglio o in peggio».

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