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Addio Senigallia, il CaterRaduno emigra altrove: «Peccato per il nostro territorio»

Maurizio Mangialardi: «C’è rammarico per l’addio di questa manifestazione a Senigallia dopo oltre vent’anni di permanenza»

ANCONA - «Sono davvero felice che il CaterRaduno resti nelle Marche e faccio i miei complimenti al sindaco Ricci per aver lavorato affinché la nostra regione non perdesse un evento straordinario, capace di coniugare promozione territoriale, divertimento intelligente e spettacoli musicali originali con la riflessione su temi fondamentali come la legalità e la tutela dell’ambiente. Sono certo che, per tutto ciò che rappresenta, il Cater saprà valorizzare la città e le Marche, qualificando ulteriormente il percorso verso l’appuntamento del 2024 che vedrà Pesaro Capitale italiana della Cultura». Così il capogruppo regionale del Partito Demcoratico commenta l’ufficializzazione delle date del CaterRaduno, che si svolgerà a Pesaro il primo week end di luglio.

mauriziomangialardi-5«Ovviamente - aggiunge Mangialardi - c’è rammarico per l’addio di questa manifestazione a Senigallia dopo oltre vent’anni di permanenza. Anni che hanno scolpito nella memoria di tanti cittadini momenti indimenticabili: dai suggestivi concerti all’alba alle aste di beneficenza di Libera con Don Ciotti, dalle biciclettate ecologiche all’intrattenimento in diretta con la splendida squadra di Caterpillar. L'Amministrazione Olivetti si è colpevolmente disinteressata dell’evento, segnando un’ennesima tappa del rapido declino a cui sembra destinata la città. Anziché impegnarsi per consolidare il fecondo rapporto tra Senigallia e il Cater, hanno permesso a quel legame di sfilacciarsi fino al punto da venir meno. Ma ciò avrà inevitabili ricadute negative sul piano della promozione turistica della città e dei territori circostanti. Purtroppo non potremo più beneficiare di una vetrina fondamentale che ha portato alla ribalta nazionale la qualità della nostra accoglienza, la nostra cultura culinaria, i servizi che hanno permesso alla Spiaggia di Velluto di fregiarsi costantemente della Bandiera Blu, l’eccezionale patrimonio culturale della Città della Fotografia. Davvero un peccato, considerato che negli scorsi anni eravamo riusciti a mantenere la manifestazione anche nei momenti più difficili, convincendo perfino i vertici Rai a recedere dalla loro volontà di mettere in discussione l’evento. L’auspicio è che questo non sia un addio, ma un arrivederci: al meraviglioso popolo del Cater, alla famiglia di Caterpillar e, in particolare, a due grandi amici come Massimo Cirri e Filippo Solibello, che sono anche cittadini onorari della nostra città». 

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