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Covid, Acquaroli contrario a misure per non vaccinati: «Inutili altre restrizioni»

Il Governatore della Regione Marche si è espresso sulla possibilità di ulteriori misure per i non vaccinati ribadendo la sua contrarietà

«In questa fase sarei cauto e starei attento nel mettere in campo altre restrizioni che potenzialmente creano ulteriori tensioni distinguendo tra chi è vaccinato e chi non è vaccinato». Lo ha detto il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, durante un collegamento con Sky Tg 24 come riportato dall’agenzia Dire a proposito delle misure di contrasto all'emergenza sanitaria che verranno discusse oggi in sede di Conferenza Stato-Regioni. Il presidente invita al dialogo e ad evitare misure che potrebbero aumentare le divisioni sociali. «Andremmo ad innescare un pericoloso sistema che in questo momento non è utile- continua Acquaroli-. Seppure ci sia oggi una recrudescenza del virus è una fase completamente diversa da quella dello scorso anno. Avevamo aperture limitate nei ristoranti, cinema e teatri chiusi e nonostante quelle restrizioni un anno fa le terapie intensive erano stracolme. Oggi è una situazione diversa anche se da tenere sotto stretta attenzione. Seppure in una situazione di pandemia c'è uno spiraglio di normalità. Ora non è utile fare restrizioni per i non vaccinati. Stiamo inoltre vedendo che, nonostante il green pass, l'aumento della vaccinazione non è stato sconvolgente».

L'ex deputato di Fdi chiede di intervenire con altre azioni che ritiene potrebbero comunque frenare l'aumento dei contagi. «Prima di fare ulteriori restrizioni dovremmo mettere in campo una serie di iniziative per tenere alta l'attenzione- spiega Acquaroli-. Vedo troppa gente in giro senza mascherina. Credo che, per esempio, dovremmo potenziare il controllo sul trasporto pubblico locale e dovremmo implementare l'aerazione meccanica negli ambienti pubblici chiusi come le scuole. Dovremmo mettere in campo tutte quelle accortezze che non creino discriminazioni, ma che anzi facciano sì che si riesca a superare la pandemia uniti e compatti senza generare tensioni sociali. Non dobbiamo acuire le distanze e creare un muro contro muro che rischia di spaccare il paese». Acquaroli, come già fatto nei giorni scorsi, fuga anche i dubbi su un possibile rischio zona gialla nelle Marche. «In questo momento assolutamente no- conclude-. Già ieri avevamo il numero di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid sotto la soglia del 10% e quelli in area medica inferiori alla metà della soglia critica: 7% contro una soglia del 15%. Ci sono tanti fattori per capire l'andamento della pandemia come i ricoveri e i contagi ma in questo momento escludo perentoriamente la zona gialla».

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