Aprire un'azienda agricola in provincia di Ancona: tutto quello che c'è da sapere
Il segretario di zona Coldiretti di Jesi, David Donninelli, spiega procedure e costi
Aprire un’azienda agricola in provincia di Ancona è più facile di quello che si può pensare, anche se la complessità delle pratiche e delle misure da rispettare dipende dal tipo di servizio che si andrà ad offrire. A presentare un quadro generale è David Donninelli, segretario Coldiretti Jesi: «La prima cosa da fare è l’apertura della partita Iva telematicamente presso l’Agenzia delle Entrate, che non ha dei costi a meno che non si faccia tramite un professionista- spiega Donninelli- fatto quello, si può dire in un certo senso di avere già la propria azienda».
Come aprire un bed & breakfast
L’azienda ortofrutticola
Un’azienda che vende direttamente prodotti alimentari al pubblico è sottoposta a misure precise, specialmente per quanto riguarda l’igiene dei locali.
Le norme igieniche
Per essere a norma i locali di produzione o trasformazione devono rispettare le stesse misure previste, ad esempio, per la cucina di un ristorante:
- Superfice con vernice lavabile fino a 2,20 metri di altezza
- Pavimento e superficie di lavorazione lavabile e disinfettabile
- Piano d’appoggio in acciaio inox o marmo
- Impianto elettrico a norma
- Impianto idrico a norma
- Sapone a pompetta per il lavaggio delle mani
- Rotolo di carta monouso appeso al muro.
Comune e Camera di Commercio
- Se si apre un’azienda agricola, bisogna comunicare l’inizio dell’attività al proprio Comune attraverso la Scia.
- Se si supera un volume di affari di oltre 7.000 euro l’anno, bisogna perfezionare l’iscrizione alla Camera di Commercio e mantenere le scritture contabili dell’azienda presso uno studio professionale.
L’HACCP
L’ Hazard Analysis and Critical Control Points (Sistema di analisi dei pericoli e punti di controllo critico) è obbligatorio per le attività che prevedono la vendita al pubblico. E’ un manuale che viene redatto con l’aiuto di un professionista e mette nero su bianco le attività che l’impresa compie per garantire un protocollo di igiene e sicurezza. «In questo documento l’azienda prevede quei punti critici di potenziale inquinamento e le relative soluzioni che metterà eventualmente in campo- spiega Donninelli- in pratica si mette per iscritto quello che si fa per garantire la salubrità del prodotto».
I costi
I costi per l’HACCP variano in base al tipo di azienda che si va ad aprire. Generalmente si parte dai 250 euro: «Se venderai ortaggi in cassetta bastano anche 300 euro- dice Donninelli- se fai prodotti di quarta gamma, tagliati e confezionati, bisogna tenere conto di più variabili e il costo aumenta».
Assistenza e agevolazioni
Coldiretti Marche mette a disposizione il proprio personale per il mantenimento della contabilità ed ha convenzioni con diversi professionisti per altre procedure. «L’impresa che vuole aprire trova tutta l’assistenza che vuole, compresi i finanziamenti- spiega David Donninelli- tramite noi si possono presentare domande per accedere alle misure previste dal Piano di Sviluppo Rurale. Gli imprenditori che non hanno compiuto 41 anni e che non hanno aperto l’azienda da più di due anni possono fare domanda per i finanziamenti come “giovane agricoltore”, chi ha oltre 41 anni può invece aderire alla misura di sviluppo dell’azienda sempre prevista dal PSR».
Contatti
Coldiretti Marche, via Achille Grandi 41 (Ancona)
tel. 071 207991
fax 071 205796