Truffe agli anziani: le scuse più usate dai malviventi e come difendersi
Il vademecum diffuso dalla polizia locale di Ancona
Come riconoscere le truffe? Lo spiega la polizia municipale con un foglio illustrativo che è in consegna nelle abitazioni degli anziani. Dal 25 gennaio la municipale attiverà un numero dedicato alla prevenzione: un operatore risponderà allo 071 2223071.
Caratteristiche del truffatore
- Sembra una persona per bene, affidabile e autorevole
- Sembra conoscere bene i familiari e gioca sulle emozioni (figli, nipoti, parenti lontani, difficoltà economiche dei parenti)
- Cerca di farti capire che lo hai già conosciuto anche se è passato molto tempo
- Offre aiuto, prodotti gratis o promette risparmi
- Quando entra in confidenza diventa insistente e ha fretta
- Non vuole che chiami qualcuno
Le scuse più frequenti per entrare in casa
- «Ho bisogno del bagno»
- «Posso avere un bicchiere d’acqua?»
- «Mi manda suo/a nipote/figlio» (dicendo il nome)
- «Mi manda il condominio» (o Caritas, etc…)
- «Ho un regalo per lei»
- «Ci sono stati dei furti, devo controllare i suoi soldi (o gioielli)»
Come difendersi
- Prima di aprire la porta fatti spiegare bene cosa vuole
- Se è insistente digli che chiami le forze dell’ordine o un parente
- Se dice di lasciare poste o pacchi, rispondi che li deve lasciare sullo zerbino o nella cassetta delle lettere
- Non dare contanti
- Non dirgli che sei solo/a
- Non dire il nome dei parenti
- Non dire dove tieni soldi e preziosi
- Non dire che hai soldi in casa
- Non lasciare mai chiavi sulla porta
- Non firmare contratti o petizioni se non lo propone una persona ben conosciuta
- Tieni buoni i rapporti con i vicini
- Se nel palazzo abitano persone sole scambia quattro chiacchiere.