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Parco del Conero, 50 volontari hanno pulito la spiaggia e i fondali delle Due Sorelle

Il gruppo di volontari che si sono voluti dedicare a questa mattinata alternativa, è stato salutato alla partenza presso il porto di Numana, dal sindaco di Sirolo Filippo Moschella e dall’Assessore Barbara Fabiani

ANCONA – Armati di grande pazienza, amore per il mare e per la natura oltre a sacchi di plastica, guanti e pinze, 50 volontari si sono dedicati a ripulire la spiaggia delle Due Sorelle ma anche i fondali. L’iniziativa è stata organizzata dal Circolo Naturalistico Il Pungitopo Onlus aderente a Legambiente, i sub Mare Nostro di Sirolo, Reef Check Italia, con la collaborazione dei traghettatori, dell’associazione 2hands, ed il patrocino dell’Ente Parco del Conero. Il gruppo di volontari che si sono voluti dedicare a questa mattinata alternativa, è stato salutato alla partenza presso il porto di Numana, dal sindaco di Sirolo Filippo Moschella e dall’Assessore Barbara Fabiani.

«La spiaggia era ben tenuta e non abbiamo dovuto raccogliere molto – ha detto Paolo Belelli, Presidente del Circolo Naturalistico Il Pungitopo promotore dell’evento – mentre molto più impegnativo è stato il lavoro dei sub volontari dell’Associazione Mare Nostro che si sono dedicati ai fondali, recuperando non solo un grosso tronco che poi è stato riportato in porto, ma anche molti residui di reti». Tra gli iscritti all’evento anche due turisti di Padova che hanno voluto contribuire alla giornata dedicata alla tutela e alla conservazione di questa spiaggia meravigliosa rapiti dalla bellezza di questo tratto del Conero. L’occasione è stata anche propizia per rimarcare l’importanza di mettere in sicurezza il sentiero 302 “Passo del Lupo” con l’obiettivo di destagionalizzare il turismo nel momento in cui i traghettatori sospendono la loro attività al termine della stagione estiva.

A questo progetto si sta particolarmente dedicando il Presidente del Parco del Conero Daniele Silvetti che recentemente ha incontrato a Roma il Sottosegretario Francesco Battistoni a cui è stato presentato lo studio di fattibilità e il piano economico degli interventi. I lavori per la messa in sicurezza del sentiero interessano l’intero tracciato e, in modo particolare, il piede della falesia. «Stiamo lavorando a questo progetto – ha ricordato Silvetti – convinti dell’importanza di intervenire sul consolidamento del sentiero, sia dal punto di vista della sicurezza che della promozione turistica del territorio, rendendo fruibile un percorso il cui divieto viene purtroppo eluso da tanti».

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