Internet ad impatto zero: la M.P.M aderisce al progetto anti-emissioni
Secondo uno studio francese, il consumo di energia legato al funzionamento di internet “sta letteralmente esplodendo”. Così per limitare i danni aziende come la M.P.M stanno aderendo ad iniziative come Zero Impact web
Non solo strade pulite e più sicure: anche le vie del web hanno bisogno del loro spazio “green”. Per questo M.P.M, azienda leader nazionale nel ripristino e pulizia stradale post-incidente, ha deciso di aderire a Zero Impact web, un progetto di Lifegate, realtà che supporta le imprese a migliorare la sostenibilità anche in campo informatico e digitale. L’obiettivo è compensare le emissioni delle visite sulla pagina web dell’azienda, attraverso la creazione e la tutela di foreste in crescita come quella ad esempio del Parco del Ticino.
L’azienda, con sede operativa ad Osimo, ma che opera su scala nazionale nella pulizia di strade dopo gli incidenti, è sempre più attenta alle emissioni, comprese quelle “online”. «Una campagna interessante e lodevole – spiega Andrea Marchì, amministratore delegato della società - ecco perché abbiamo deciso di aderire e fare la nostra parte per contrastare il riscaldamento globale. Secondo un rapporto di Greenpeace, con il tasso di crescita di oggi, nel 2020 i data center e le reti di telecomunicazione consumeranno circa 2.000 miliardi di kilowattora di elettricità, oltre il triplo del loro consumo attuale. D’altronde il nostro compito è anche quello di risolvere le criticità che inficiano la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente e abbiamo il dovere di farlo con rapidità ed efficienza non solo sulla strada, ma anche sul web, dove non possiamo tralasciare i nostri alti standard di qualità e sicurezza che da sempre ci contraddistinguono».
La sfida è tutt'altro che semplice: «La M.P.M - prosegue il CEO - sta crescendo molto e sta lavorando giorno per giorno per migliorare e incrementare le visite degli utenti sui propri canali online». In effetti, se si immagina questo meccanismo di emissioni della rete, applicato su larga scala e per tutti i siti in Italia nel mondo, si può immaginare quanta dispersione energetica venga prodotta ogni giorno. Per far funzionare i giganteschi server sui quali vengono veicolati i flussi di dati di tutto il mondo, dai messaggi di posta elettronica fino alle comunicazioni televisive, servono enormi quantità di elettricità. Il che significa gigantesche emissioni di gas ad effetto serra, che contribuiscono in modo determinante ai cambiamenti climatici.