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Venerdì, 19 Aprile 2024
Università Osimo

Lo studente giramondo: una giornata con Michael, tirocinante ipovedente

Michael ha 28 anni, è ipovedente e si sta laureando in Scienze del Turismo all'Università di Rimini. Partecipa al tirocinio formativo attivato dall' Unione italiana ciechi e ipovedenti

«La domanda che mi rivolgono più spesso è: ma come fai a prendere un aereo? Rispondo che è molto semplice perché non devo fare niente. In treno c’è sempre qualcuno che mi accompagna fino all’aereo». Belgio, Germania, Austria, Spagna, Francia, Malta, Inghilterra: nonostante la giovane età, Michael Pellegrino l’Europa l’ha girata in lungo e in largo, tornando più volte nei Paesi che lo hanno affascinato e questa passione per i viaggi si sta trasformando nel lavoro della sua vita. 28 anni, ipovedente, vive a Osimo e si sta laureando in Scienze del Turismo all’università di Rimini. Reduce da un tirocinio Erasmus in Spagna, è il protagonista del primo tirocinio attivato nelle Marche dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti regionale nell’ambito del progetto “Vediamoci al lavoro!’ promosso insieme a Fondazione Carisap, Confindustria e Regione Marche, che prevede l’avvio di altri 9 tirocini nelle province di Ancona, Ascoli e Macerata. Collaboratore di tour operator per sperimentare e consigliare gli itinerari più accattivanti e accessibili per le persone non vedenti: è questo l’incarico affidato a Michael dall’imprenditore Ludovico Scortichini, presidente del gruppo Turismo di Confindustria Marche Nord, amministratore di Go World, che lo ha accolto all’interno della sua azienda. «In questi anni ho fatto diverse esperienze grazie alle borse lavoro – racconta Michael – ma questa è quella che mi coinvolge di più perché qui posso mettere in pratica tutto quello che sto studiando e prepararmi a quello che spero sia il lavoro della mia vita».

La giornata di Michael inizia alle 9.00 e termina alle 17.30. In mezzo ci sono relazioni con il team di Go World, indagini di mercato e pacchetti vacanza da progettare. «In questi giorni – spiega Michael – stiamo lavorando a un questionario per una indagine di mercato rivolta alle persone con disabilità visiva finalizzata alla realizzazione di pacchetti vacanza dedicati. Il mio compito è valutare come scrivere e porre le domande in modo appropriato e poi, una volta inviata la E-mail di presentazione dell’indagine alle associazioni che si occupano di disabilità visiva, raccogliere i risultati o sollecitare le risposte. Il tour operator ha bisogno di capire quali sono le preferenze del cliente con disabilità, cosa si aspetta di avere durante il viaggio, di che tipo di assistenza ha bisogno, fino a che punto è autonomo, se viaggia solo o con un accompagnatore, quali strumenti utilizza per orientarsi. Una persona che vive questa condizione è in grado più di altri di individuare i bisogni. Sono molto felice del mio incarico – conclude Michael -. Il momento più difficile? Il primo impatto, ma non per i rapporti di lavoro. I colleghi sono stati così bravi da non farmi pesare niente. Qualche difficoltà è arrivata dal nuovo ambiente, con porte a vetri, scalini e ostacoli. Adesso c’è un nastro adesivo rosso sulle scale e va molto meglio».

«Sono molto soddisfatta dell’avvio di questo tirocinio - commenta Alina Pulcini, presidente Uici Marche –, soprattutto del fatto che il nostro socio, Michael, possa svolgere una attività legata ai suoi studi, che sarà un’esperienza fondamentale del suo percorso professionale. Per lui un’occasione preziosa per sviluppare e dimostrare le sue capacità. Il progetto che abbiamo fortemente voluto ha due obiettivi: l’inserimento lavorativo dei giovani con disabilità visiva e l’abbattimento del muro di diffidenza da parte delle aziende, spesso scettiche per mancanza di conoscenza. Alle professioni storiche per i non vedenti, come quelle di centralinista e fisioterapista, vorremmo affiancare nuove mansioni facendo leva sulle competenze e sulle capacità dei ragazzi. Il messaggio che mandiamo ai nostri soci è di non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà e inseguire le proprie aspirazioni perché la tenacia paga sempre».
 

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