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Nuovo laboratorio "Acquari", missione sostenibilità per la Politecnica

“Missione Sostenibilità” è il titolo del primo di una serie di workshop tematici, organizzato presso il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche

“Missione Sostenibilità” è il titolo del primo di una serie di workshop tematici, organizzato presso il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche, martedì 14 dicembre, durante il quale è stato fatto il punto sulle numerose attività che vedono l’Ateneo coinvolto nella promozione ed applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile. Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche ha introdotto i lavori presso la nuova Infrastruttura “Acquari”, dei laboratori moderni con oltre 25.000 litri e 100 vasche che consentono il mantenimento di organismi Mediterranei, tropicali e addirittura polari, e ricerche finalizzate alla protezione della biodiversità, gli effetti dei cambiamenti climatici e dell’impatto antropico, la riproduzione e l’acquacoltura. Consapevole del ruolo fondamentale della sostenibilità nella formazione delle future generazioni, l’Università vuole declinare questi principi nelle diverse prospettive, economica, sociale ed ambientale che sono strettamente integrate nella strategia di Ateneo e nei suoi processi di pianificazione, programmazione e rendicontazione
 
Maria Serena Chiucchi, Direttrice del Dipartimento di Management ha presentato la redazione del Bilancio Integrato, lo strumento che permette ad UNIVPM di esplicitare come viene creato valore economico, sociale ed ambientale, ossia il “valore sostenibile” per la comunità di oggi e per quella futura. Dal Bilancio Integrato 2020 emerge come il nostro Ateneo sia sostenibile da un punto di vista economico grazie agli ottimi risultati in termini di risorse acquisite e reinvestite nella Didattica, Ricerca e Terza Missione. La Didattica ‘sostenibile’ per UNIVPM deve valorizzare l’offerta formativa rispondendo alle esigenze degli studenti e della società. Nell’anno accademico 2020/21 sono 57 i corsi di studio attivati da UNIVPM che coprono tutte le principali professioni e tematiche del futuro, con un’attenzione particolare alla sostenibilità declinata nelle scienze economiche, ingegneristiche, nella sanità, nelle scienze agrarie e in quelle della vita e dell’ambiente. Nello stesso anno il numero complessivo degli studenti è pari a 16.662, con un’età media alla laurea più bassa di quella nazionale, un tasso di occupazione pari al 93,4% a cinque anni dal conseguimento della laurea magistrale di UNIVPM, e una retribuzione più alta della media nazionale. La ‘sostenibilità’ della Ricerca è testimoniata dalla qualità dei risultati ottenuti, dei progetti e delle reti, anche internazionali, per favorire lo scambio di conoscenze e l’interdisciplinarità. Nel 2020 l’Ateneo ha stanziato 2.000.000 di euro per sostenere le attività scientifiche soprattutto dei giovani, e 20 sono stati i progetti finanziati nell’ambito del programma europeo Horizon 2020. Anche nell’ambito della Terza Missione, l’Ateneo contribuisce continuamente a trasferire conoscenze, tecnologie e innovazione nel Territorio e nel sistema socio-economico.  Lo storico dei depositi dei brevetti e delle nuove varietà vegetali ha raggiunto un totale di 133 titoli e nel 2020 il numero totale degli spin-off costituiti è arrivato a 55. L’Ateneo è inoltre un protagonista della sanità regionale, sia attraverso la didattica che attraverso i servizi sanitari erogati nelle strutture ospedaliere della Regione.
 
Stefania Gorbi, del Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente ha invece presentato il “Progetto Speciale Univpm Sostenibile”, un contenitore di idee, iniziative concrete e buone pratiche per i principi di Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030, da condividere all’interno della comunità accademica e da divulgare al di fuori. UNIVPM aderisce alla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS) che rappresenta la prima esperienza di coordinamento e condivisione tra tutti gli atenei italiani impegnati sui temi di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. UNIVPM ha promosso numerose attività di sensibilizzazione ambientale e il potenziamento di alcune misure intraprese per disincentivare l’utilizzo della plastica monouso, sensibilizzare sull’importanza di una gestione sostenibile dei rifiuti, implementare programmi di mobilità sostenibile con l’aumento delle corse autobus Politecnica Link. Nonostante le limitazioni legate alla pandemia negli ultimi anni sono state realizzate numerose iniziative sul tema della sostenibilità (più di 60 eventi solo nel 2021), tra cui “MOBY LITTER: The future we don’t want” con l’inaugurazione di Moby Litter, uno scheletro di balena antropizzato per sensibilizzare sul tema dell’inquinamento da plastica in mare. L’impegno di UNIVPM è testimoniato anche dalla sua partecipazione a Climbing for Climate, un’escursione in montagna in favore degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, e all’iniziativa GreenMetric, un ranking internazionale che valuta il livello di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale degli atenei di tutto il mondo.

Dall'Università al futuro: la sostenibilità a partire dai luoghi del sapere e dell'istruzione, questo è il tema toccato da Gianluca Ferri del Consiglio Studentesco che ha presentato la visione degli studenti sul ruolo fondamentale della sostenibilità, anche alla luce dei cambiamenti climatici, dell’impatto antropico e della recente emergenza epidemiologica da covid 19. Il ruolo attivo degli studenti UNIVPM su queste tematiche è emerso dalla loro richiesta di istituire un comitato di Ateneo, rappresentativo di tutte le figure e competenze utili a promuovere la conoscenza e la diffusione di buone pratiche.
 
La seconda parte del seminario ha approfondito i temi della sostenibilità nell’ambito delle attività di Ricerca nelle 5 aree di UNIVPM. Presenti il Prof. Davide Neri Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali, il Prof. Marco Giuliani del Dipartimento di Management della Facoltà di Economia “G. Fuà”, il Prof. Maurizio Bevilacqua Preside della Facoltà di Ingegneria, il Prof. Mauro Silvestrini Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e il Prof. Francesco Regoli, Direttore del Dipartimento di Scienza della Vita e dell'Ambiente. Tra queste, conoscenza, innovazione, sostenibilità sono le parole chiave che identificano la linea strategica di UNIVPM nell’ambito delle scienze agrarie, alimentari ed ambientali. La ricerca e la formazione sono rivolte soprattutto agli ambiti della produzione e della trasformazione di prodotti, qualità e sicurezza alimentare, conservazione e valorizzazione delle risorse ambientali, biodiversità e paesaggio, così come trasferimento tecnologico alle aziende private e gli enti pubblici.

In ambito economico è stata trattata la sostenibilità di aziende, comunità e comprensori territoriali, dalla prospettiva "micro" delle singole aziende, a quella "macro" delle politiche socio-economiche, valorizzazione di territori e filiere e regolamentazione dei mercati. Nel campo dell’Ingegneria le attività di ricerca di UNIVPM testimoniano una elevata attenzione ai temi della sostenibilità, che spaziano dallo sviluppo di nuovi materiali in campo energetico, chimico e dell’edilizia, all’efficientamento delle reti energetiche, del trasporto, fino alla valutazione degli impatti legati all’utilizzo ed alla realizzazione di prodotti. La ricerca biomedica ha fatto passi importanti nello sviluppo di metodologie green che riducono l’impatto ambientale dei trattamenti senza modificarne l’efficacia. La consapevolezza maturata durante la pandemia ha evidenziato inoltre l’importanza della digitalizzazione, del monitoraggio a distanza e dell’Intelligenza Artificiale nell’implementazione sostenibile della ricerca in ambito sanitario. La sostenibilità nella ricerca ha anche evidenziato come sia possibile utilizzare prodotti di scarto del settore agroalimentare per estrarre composti bioattivi, oppure fonti proteiche alternative e sostenibili per l’acquacoltura del futuro, fino a nuovi sistemi di produzione ittica. Soluzioni naturali possono aiutare a proteggere e ripristinare la biodiversità, ed anche la lotta all’inquinamento offre grandi opportunità di innovazione e sviluppo sostenibile. Al termine del seminario è stata presentata la nuova infrastruttura Acquari dell’Università Politecnica delle Marche (VIDEO). 

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