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Regione e università, patto per l’ambiente: le emissioni inquinanti si battono sul tempo

I dati monitorati saranno inseriti in specifici modelli matematici al fine di valutare la diffusione degli inquinanti atmosferici nel territorio

«Inventario e modellistica predittiva e diffusiva rappresentano strumenti fondamentali per la gestione della qualità dell’aria nel medio e lungo termine. Questo lavoro rappresenta il frutto dell’attenzione costante della Regione Marche verso la tutela e la sostenibilità ambientale: un atto concreto con uno sguardo lungimirante per la vita della nostra comunità». Così l’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti, alla presentazione degli strumenti per lo studio e la gestione della qualità dell’aria, risultato di un accordo di collaborazione triennale tra Regione Marche, Università Politecnica delle Marche di Ancona e Università degli Studi di Urbino, con il contributo tecnico di ARPAM. Intesa finalizzata a consentire la valutazione della qualità dell’aria sul territorio regionale, anche nelle zone non direttamente monitorate dalle centraline della rete regionale.

Nel corso della conferenza stampa, il professor Giorgio Passerini dell’Università Politecnica delle Marche, il professor Umberto Giostra dell’Università degli Studi di Urbino, il direttore generale Arpam, Giancarlo Marchetti e Giorgio Catenacci, direttore tecnico-scientifico Arpam, hanno illustrato l’inventario regionale delle emissioni in atmosfera, che definisce e quantifica, fino a scala comunale, le fonti emissive presenti: domestiche, industriali, agricole, da traffico e la modellistica che permette di valutarne la diffusione sul territorio in tempo reale e mediante previsione nei due giorni successivi. «Regione e ARPAM avranno quindi in futuro maggiori strumenti per la pianificazione - ha commentato Sciapichetti - inventario e modellistica, uniti alla rete di monitoraggio, che dal 2013 è gestita direttamente dall’ARPAM su incarico della Regione, sono strumenti fondamentali per conoscere e valutare lo stato della qualità dell’aria sull’intero territorio regionale, propedeutici per la realizzazione di piani e programmi di miglioramento e mantenimento. La Regione ci crede fortemente e ci ha investito oltre 300 mila euro» ha aggiunto Sciapichetti.

Un accordo istituzionale voluto e gestito dalla Regione, i cui applicativi sono collocati nella struttura informatica regionale, in collaborazione con le due Università marchigiane che studiano e si occupano, a scopo di ricerca, di qualità dell’aria. I dati dell’inventario, con le informazioni più recenti disponibili, uniti a quelli meteorologici, orografici, infrastrutturali ed insediativi di natura urbana e industriale, saranno inseriti in specifici modelli matematici al fine di valutare la diffusione degli inquinanti atmosferici nel territorio, la loro previsione di concentrazione, anche per valutare l’impatto sulla qualità dell’aria di nuove infrastrutture o insediamenti. L’uso dei modelli consentirà di ottenere diversi risultati come la redazione di mappe di concentrazione al suolo degli inquinanti, la comprensione del nesso di causalità tra fonti emissive e concentrazione degli inquinanti, la separazione dei contributi tra differenti sorgenti, la valutazione dell’impatto di nuovi impianti, insediamenti o infrastrutture e dell’impatto di inquinanti non monitorati. Il quadro conoscitivo acquisito e i suoi aggiornamenti costituiscono la base per la programmazione degli interventi strutturali di breve, medio e lungo termine, ovvero quelle strategie che permettano la riduzione della concentrazione degli inquinati nelle zone critiche e il mantenimento dei livelli di qualità dell’aria nelle aree dove questa risulti buona. Sono inoltre previste delle elaborazioni grafiche con le quali amministratori e cittadini potranno avere informazioni predittive sullo stato della qualità dell’aria in tutte le aree della regione. Inventario e modellistica rappresentano la base di conoscenza che andrà gestita e implementata: per questo nell’Accordo è stata prevista anche una fase di formazione del personale della Regione Marche e di Arpam che, con l’ausilio dei Dipartimenti universitari, provvederanno all’aggiornamento periodico dei dati dell’inventario e dei sistemi modellistici. 
 
 

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