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Gli studenti di Agraria tornano a casa, riapre la facoltà: «Siamo di nuovo una famiglia»

La sede della facoltà di Agraria è stata sottoposta a lunghi lavori di adeguamento sismico. E' stata riaperta e inaugurata stamattina

Gli studenti di Agraria tornano a casa. In realtà lo solo sempre stati, solo che fino a pochi giorni fa erano ospitati in altre stanze, quelle degli studenti di Ingegneria poche decine di metri più in là. Ora la facoltà che negli ultimi anni, nonostante lo spostamento dovuto ai lavori di adeguamento sismico, si è giocata la palma di migliore nel settore in Italia con l’Università di Bologna (dati Censis) ha di nuovo la sua sede. Il taglio del nastro al polo Monte Dago è avvenuto questa mattina alla presenza del Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi, il direttore di dipartimento Nunzio Isidoro e la dirigente Rosalba Valenti. Centinaia di studenti presenti, anche perché nonostante l’inaugurazione formale la facoltà è già operativa da qualche giorno. (GUARDA IL VIDEO)

Un progetto brevettato

La ristrutturazione è stata rallentata dalla modifica delle normative sugli appalti, è costata circa 1 milione di euro ed è stata realizzata su progetto brevettato della stessa Politecnica. La particolarità sta nel lavoro effettuato sui pilastri in cemento armato che sono stati adeguati in tre fasi. Prima sono stati spogliati di parte del materiale, sono stati poi rivestiti con lamine di acciaio e infine coperte di nuovo con il cemento. Una delle colonne, al piano speriore accanto all’ufficio di presidenza, è stata lasciata volutamente incompiuta per mostrare a studenti e docenti il metodo di lavoro utilizzato.

Inaugurazione facoltà di Agraria

Numeri e offerta formativa

1.000 studenti iscritti, 54 docenti, 27 impiegati tecnico-amministrativi, 13 aule e un aula magna. Nell'atrio della facoltà campeggia l’opera “Origine e la scienza” realizzata in bronzo e travertino da Floriano Ippoliti, che rappresenta il legame dell’uomo con la scienza e con la terra. Il dipartimento offre anche attività sul campo grazie all’orto botanico “Selva di Gallignano” dell’Università Politecnica delle Marche e dell’azienda Agraria Didattico-Sperimentale Pasquale Rosati. I corsi di laurea attivi al momento sono tre: "Scienze e Tecnologie agrarie", "Scienze e Tecnologie Alimentari" e "Scienze Forestali e ambientali". Altrettanti sono i corsi di laurea magistrale: "Scienze agrarie e del Territorio", "Food and beverage innovation and management" (totalmente in lingua inglese) e "Scienze forestali, dei suoli e del paesaggio". Il percorso di laurea include periodi di tirocini e possibili stage all’estero. «Durante il periodo di trasferimento nelle altre aule non è stato perso neppure un giorno di lezione- ha spiegato Longhi- questa sede è quindi l’esempio di come è possibile agire mantenendo gli spazi». Per Rosalba Valenti si tratta di: «un risultato degno di lode, che ha richiesto un lavoro collettivo specialmente degli uffici tecnici coordinati da Enrico Mugianesi». Presente anche il rappresentante degli studenti Pasquale La Serra: «Quando eravamo ospitati a ingegneria avevamo perso un po' il senso di appartenenza ad un’unica famiglia, quella appunto degli studenti di Agraria. La riapertura della sede perciò non è solo una questione di strutture all’avanguardia, ma serve a ricreare la nostra comunità». 
 

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