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Venerdì, 19 Aprile 2024
Scuola

“RispetTIAMOci”: con la scuola per dire no alla violenza di genere

Oltre 700 studenti da lunedì coinvolti nella campagna di promozione e sensibilizzazione alla cultura di genere e pari opportunità

JESI - Coinvolgerà oltre 700 studenti e studentesse di 32 classi delle seconde superiori il progetto “RispetTIAMOci” un percorso informativo di incontri (uno per classe) volto a sensibilizzare i giovani sul tema del rispetto e del contrasto alla violenza per promuovere la cultura delle pari opportunità di genere nelle scuole del territorio. L’iniziativa è promossa dall’Asp Ambito 9 e vede la collaborazione - con una forte comunione di intenti e di obiettivi - dello sportello antiviolenza Casa delle Donne, della Consulta per le donne e le pari opportunità e della Consulta delle nuove generazioni. Si comincerà lunedì prossimo e a ritmo sostenuto si andrà avanti fino al 7 dicembre. Il progetto ha visto l’adesione di tutte le scuole secondarie del Comune di Jesi (Istituto Statale d'Arte "E. Mannucci", Liceo Classico "Vittorio Emanuele", Liceo Scientifico "Leonardo Da Vinci”, Istituto di Istruzione Superiore "P. Cuppari - S. Salvati", Istituto Istruzione Superiore "Galileo Galilei", Istituto di Istruzione Superiore "Marconi Pieralisi") e la collaborazione di istituzioni pubbliche e del privato sociale, a testimonianza di come il tema della violenza di genere sia una piaga sociale riconosciuta e condivisa che necessita di tempestive azioni di prevenzione primaria. 

L'Asp Ambito 9 promuove ogni anno iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza ad una cultura di genere e di pari opportunità, in questa edizione ha pensato di coinvolgere gli studenti e le studentesse degli istituti superiori di Jesi. Il percorso informativo nelle classi seconde degli istituti superiori darà la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di sviluppare capacità di riflessione e consapevolezza nei confronti delle loro relazioni, al fine di imparare a riconoscere eventuali segnali di violenza sin da subito per poterli così interrompere prima che sfocino in atti concreti. Il tutto nella convinzione che sia sempre più urgente stimolare una riflessione sulla percezione che gli adolescenti hanno della violenza di genere, in un’ottica di superamento degli stereotipi e di rispetto reciproco, indipendentemente dal genere di appartenenza
 

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