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A scuola dalla Guardia Costiera: «Tuteliamo il mare e salviamo le vite»

500 studenti delle scuole primarie e secondarie hanno toccato con mano mezzi e compiti della Guardia Costiera

Ci sono giorni in cui per imparare non è necessario stare tra le quattro mura di un istituto scolastico. Per 500 studenti delle scuole primarie e secondarie di Ancona oggi è stato uno di quei giorni. L’aula era il porto antico di Ancona, i docenti erano i militari della Guardia Costiera. 

In occasione della “Giornata del Mare” i ragazzi hanno potuto vedere dal vivo e toccare con mano l’attività dei sommozzatori, dei piloti degli elicotteri e dell’equipaggio di una motovedetta. A ricevere le scolaresche è stato il contrammiraglio Enrico Moretti, Direttore Marittimo delle Marche, che ha spiegato ai ragazzi alcune delle principali attività della Guardia Costiera: la difesa del mare come risorsa scientifica ed economica, la bonifica dei fondali dai rifiuti e soprattutto la salvaguardia della vita umana. I giovani hanno infatti assistito alla simulazione di una raccolta di rifiuti dal fondale del porto, ad opera del Nucleo Sommozzatori. Un evento riprodotto solo in parte artificialmente: l’immondizia era quella realmente raccolta la notte scorsa da un peschereccio. «Il mare va tutelato non solo d’esatte- ha spiegato Enrico Moretti ai ragazzi- ma da gennaio a dicembre. Tutti i rifiuti non correntemente trattati, anche la cicca di sigaretta che si butta in montagna, alla fine finisce in mare attraverso i rifiuti e crea problemi non solo all’ambiente ma anche alla nostra salute».   

Giornata del mare 2019

 A catturare l’entusiasmo dei giovani sono state anche le visite sulla motovedetta e l’elicottero AW-136 così come la zattera autogonfiabile utilizzata per la raccolta dei naufraghi. «Abbiamo mezzi specifici e deputati per la ricerca e soccorso, cioè i mezzi SAR (Search and Rescue) che hanno caratteristiche costruttive tali da poter operare in tutte le condizioni di mare in tutta Italia» ha concluso Moretti. Tra questi c’è proprio l’elicottero, dotato di sistemi di ricerca ma anche di soccorso. Tra i primi c’è ad esempio il sistema a infrarossi “Flir” che, grazie alla rilevazione della differenza termica, permette al pilota una visibilità perfetta anche di notte. C’è però anche il sistema per il recupero dei naufraghi tramite verricello e le dotazioni di soccorso: barelle, trasportini, cestelli e tutto quello che occorre all’aerosoccorritore. 

A bordo dell'elicottero della Guardia Costiera


 

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